L’Italia si conferma tra i Paesi leader in Europa per l’economia circolare, con risultati superiori alla media UE in termini di produttività delle risorse, uso circolare dei materiali e gestione dei rifiuti. Tuttavia, persistono criticità legate alla dipendenza dalle importazioni e al crescente consumo di materiali. Per affrontare queste sfide, la norma ISO 59020:2024 offre un quadro di riferimento per misurare e migliorare la circolarità delle organizzazioni. In questo contesto, UOMOeAMBIENTE supporta le imprese nel percorso di certificazione, contribuendo alla transizione verso un modello produttivo più sostenibile e competitivo.
Fonte: Circular Economy Network – Rapporto sull’economia circolare in Italia 2025
Italia fra i leader europei nel campo dell’economia circolare
Dal Rapporto sull’economia circolare 2025 del Circular Economy Network l’Italia figura tra i Paesi più avanzati per quanto riguarda la circolarità e l’economia circolare. Infatti, il report evidenzia come il nostro Paese sia al secondo posto in termini di indice di circolarità all’interno dell’UE, attestandosi al primo posto tra le grandi economie del continente. L’Italia, inoltre, si conferma virtuosa anche riguardo alla produttività delle risorse, con 4,30 euro di PIL generato per ogni kg di risorse consumate, contro una media europea di 2,70 euro, così come considerando l’uso circolare dei materiali, con un tasso di riutilizzo circolare del 20,8% nel 2023, quasi il doppio del valore medio UE. Risultati positivi si registrano anche in termini di gestione dei rifiuti con un tasso di riciclaggio dei rifiuti urbani del 50,8%, ben al di sopra di quello di paesi come Francia e Spagna.
La circolarità come strumento strategico per il nostro Paese
Malgrado il Rapporto evidenzi un quadro complessivo positivo in termini di circolarità a livello nazionale, non manca di mettere in luce anche delle criticità che contraddistinguono l’Italia. Un primo elemento critico consiste nella forte dipendenza dalle importazioni, con il 48% delle risorse italiane che dipendono dall’estero e che si traducono in un costo crescente negli anni. Inoltre, il consumo di materiali per abitante, nonostante sia al di sotto della media europea, registra un trend crescente rispetto al 2019, sottolineando la necessità di investire in progettazione e design di prodotti più circolari e sostenibili. Ed è proprio in questo ambito che potrebbe risiedere una possibile risposta a entrambe le criticità che offuscano la buona performance del nostro Paese, generando al contempo vulnerabilità e costi aggiuntivi. Da qui nasce una domanda cruciale: in che modo è possibile adottare strumenti concreti per potenziare la circolarità all’interno delle organizzazioni?
Cosa fare nel concreto: adozione e importanza della norma ISO 59020:2024
Esistono vari strumenti concreti che le organizzazioni possono mettere in atto per migliorare la loro performance in termini di economia circolare. In particolare, la norma ISO 59020:2024 “Economia circolare – Misurazione e valutazione della circolarità” fornisce un quadro di riferimento per i soggetti che intendono misurare e valutare le proprie performance di circolarità. Tra gli obiettivi principali della norma figura quello di creare un percorso standardizzato di raccolta e calcolo dei dati utilizzando indicatori di circolarità per quantificare progressi e dimostrare l’impegno verso pratiche sostenibili, creando un vantaggio economico, competitivo e reputazionale per le organizzazioni che intendono distinguersi in questo ambito.
Il tuo percorso di certificazione della circolarità con UOMOeAMBIENTE
Il Rapporto evidenzia i benefici legati a uno scenario virtuoso di incremento del riciclo entro il 2030, che potrebbe comportare una riduzione di quasi il 15% del consumo di materiali rispetto al 2020, una riduzione di 17 milioni di tonnellate di rifiuti e un risparmio sulle importazioni stimato in circa 82 miliardi di euro. In UOMOeAMBINETE siamo consapevoli della necessità di questa svolta e siamo pronti a fare la nostra parte per supportare le organizzazioni verso questo cambiamento necessario, anche considerando importanti iniziative europee come il Clean Industrial Deal che mettono al centro il concetto di circolarità. Questo si traduce in una solida esperienza nell’applicare la norma ISO 59020:2024, accompagnando aziende virtuose che vogliono distinguersi in termini di circolarità e economia circolare. Uno dei casi più interessanti in questo ambito è rappresentato da Ferwood, azienda leader nella rigenerazione e reimmissione sul mercato di macchinari industriali, che stiamo guidando nel suo percorso di certificazione della norma.
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