Decreto Semplificazioni, il Senato approva in via definitiva. Lo scorso 29 Luglio il Senato della Repubblica ha rinnovato la fiducia al Governo approvando definitivamente il ddl 2332 di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 77, recante governance del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure.
Grazie a questo provvedimento - prima pieta miliare del PNRR - l'Italia potrà ottenere a breve l'anticipo di 25 miliardi sui circa 200 miliardi di fondi Ue che spettano al Paese. In termini generali il Decreto Semplificazioni dimezza i tempi delle valutazioni ambientali, riduce di più della metà le attese per le autorizzazioni per la banda ultra larga per portare la fibra a tutte le famiglie, sblocca il Superbonus 110%, accelera gli appalti e la realizzazione di importanti opere strategiche, rafforza il silenzio assenso e i poteri sostitutivi.
Decreto Semplificazione, l'Executive Summary
– SEMPLIFICAZIONE PER LA RIVOLUZIONE VERDE E LA TRANSIZIONE ENERGETICA
La nuova procedura di VIA veloce
Superbonus ed efficientamento energetico degli edifici
– SEMPLIFICAZIONE PER L'INNOVAZIONE TECNOLOGICA E LA TRANSIZIONE DIGITALE
Infrastrutture necessarie per la banda ultra larga
Diffusione delle comunicazioni digitali delle pubbliche amministrazioni
Semplificazione di dati pubblici
– SEMPLIFICAZIONE DELLE PROCEDURE DI APPALTO
– RAFFORZAMENTO DEL SILENZIO ASSENSO E DEI POTERI SOSTITUTIVI PER ACCELERARE LE PROCEDURE PER CITTADINI E IMPRESE
Il Decreto Semplificazioni e le novità in tema rifiuti
Molte altre semplificazioni accelerano gli investimenti per la green economy al fine di contribuire agli obiettivi europei di decarbonizzazione e di incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili, in particolare attraverso la semplificazione delle pratiche autorizzative con riferimento alle fonti rinnovabili (impianti eolici, fotovoltaici, geotermici, biogas); alle infrastrutture energetiche, agli impianti di produzione e accumulo di energia elettrica (in particolare quelli di piccole dimensioni).
La Legge 29 luglio 2021 n. 108 di conversione del D.L. 31 maggio 2021, n. 77 ha introdotto alcune novità in materia di rifiuti modificando ulteriormente il D.Lgs. 152/06 e s.m.i. Tra le modifiche più rilevanti si citano:
modifiche per quanto attiene la cessazione di qualifica di rifiuto (art. 184 ter);
rientrano nel campo di applicazione della normativa sui rifiuti gli articoli pirotecnici in disuso o inidonei (art. 185 co. 1) mentre sono escluse le ceneri vulcaniche riutilizzabili;
eliminazione al riferimento all'obbligo di rilascio dell'attestazione di avvenuto smaltimento (art. 188 co. 5) da parte degli impianti autorizzati alle sole operazioni di raggruppamento, ricondizionamento e deposito preliminare di cui ai punti D13, D14, D15 dell'allegato B alla Parte IV del D.Lgs. 152/06, confermando tuttavia la responsabilità per il corretto smaltimento dei rifiuti attribuita a detti soggetti;
equiparazione dello svuotamento delle fosse biologiche / bagni chimici ad un'attività di manutenzione delle reti fognarie (art. 230 co. 5) per cui i soggetti che effettuano lo svuotamento risultano formalmente produttori del rifiuto, inoltre detti soggetti hanno la possibilità (essendo produttori del rifiuto) di effettuare il deposito temporaneo dei rifiuti della manutenzione presso la propria sede nei termini di Legge; resta comunque l'obbligo del possesso dell'iscrizione all'Albo per la cat. 4, inoltre è prevista la predisposizione da parte dell'Albo di un documento ad hoc per il trasporto di detti rifiuti;
semplificazioni per gli impianti mobili che effettuano campagne di recupero rifiuti, sia per gli obblighi di assoggettabilità a V.I.A. (punto 7 dell'allegato IV, allegati alla Parte Seconda), sia per i tempi di comunicazione preventiva ella campagna di recupero ridotti da 60 a 20 gg (art. 208 co. 15);
introduzione dell'obbligo per le amministrazioni dello Stato, delle regioni e degli enti locali e i gestori di servizi pubblici e di servizi di pubblica utilità , pubblici e privati, nell'acquisto di pneumatici di ricambio per le loro flotte di autovetture e di autoveicoli commerciali e industriali, di pneumatici ricostruiti una quota almeno pari al 30 per cento del totale;
sostituzione integrale dell'elenco dei rifiuti Allegato D Parte IV (tra le modifiche introdotte l'eliminazione del codice CER 070218 scarti di gomma).