La Giornata Mondiale delle Api
"Se l'ape scomparisse dalla faccia della terra, all'uomo non resterebbero che quattro anni di vita"
La celebre frase attribuita a Einstein contiene un avvertimento che non possiamo ignorare.
Le api, con la loro instancabile opera di impollinazione, sono i guardiani silenziosi della nostra tavola e dei nostri ecosistemi. Tuttavia, il loro delicato equilibrio è minacciato da una serie di fattori che stanno causando un declino preoccupante delle loro popolazioni. Per questo motivo, nel 2017 le Nazioni Unite hanno istituito la Giornata Mondiale delle Api, che si celebra il 20 maggio di ogni anno per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza di proteggere questi preziosi insetti e il loro fondamentale ruolo nell'ecosistema.
Il ruolo delle api nell’ecosistema: custodi dell’equilibrio e della prosperità
Per secoli, le piccole api hanno svolto un ruolo straordinario, essendo tra le creature più laboriose e affascinanti del nostro pianeta. Grazie al loro instancabile lavoro nel trasportare il polline da un fiore all'altro, le api e gli altri impollinatori non solo contribuiscono alla produzione di una vasta gamma di frutta, noci e semi nutrienti, ma anche alla varietà e alla qualità dei nostri raccolti, rendendo così più gustose e colorate le nostre tavole.
L'importanza di questo processo, chiamato impollinazione, si estende al benessere dell'ambiente, contribuendo a mantenere vivo il ricco tessuto della natura su cui dipendiamo per il nostro cibo e la nostra ispirazione. Molte delle piante che sono fondamentali per la nostra sopravvivenza e il nostro benessere, che si tratti di frutti o di vivaci fiori, hanno bisogno dell'aiuto prezioso delle api e degli altri impollinatori. Grazie a loro, possiamo godere della bellezza e dell'abbondanza che la natura ci offre.
La salute delle api è strettamente legata alla salute dell'ecosistema e per questo motivo la distruzione degli habitat, l'inquinamento da pesticidi, i cambiamenti climatici, la diffusione di specie aliene invasive, parassiti e patogeni compromettono la loro sopravvivenza.
Cosa possono fare le aziende in concreto
Negli ultimi anni, abbiamo assistito a un aumento significativo dell'attenzione nei confronti delle crisi interconnesse del clima e della biodiversità, insieme all'emergere dei relativi impatti fisici, economici e finanziari. Questo interesse crescente è stato evidente non solo tra i decisori politici, gli attori finanziari, i consumatori e i cittadini comuni, ma soprattutto tra le aziende.
Il legame tra sostenibilità e tutela della biodiversità è profondamente interconnesso e interdipendente e rappresenta l'approccio chiave che permea le strategie aziendali moderne. Preservare la biodiversità implica adottare pratiche sostenibili nell'utilizzo delle risorse naturali, che si traduce nel rifiuto dell'approccio di sfruttamento eccessivo e irresponsabile delle risorse. Quest'ultimo ha contribuito alla grave perdita di habitat e alla scomparsa di numerose specie animali e vegetali.
Proprio per questo, l'attuazione di azioni concrete da parte delle organizzazioni, come il calcolo della propria carbon footprint e la conseguente riduzione delle emissioni, può giocare un ruolo determinante nello sviluppo sostenibile. Queste iniziative non solo contribuiscono a mitigare l'impatto ambientale delle attività aziendali, ma dimostrano anche un impegno tangibile verso la protezione della biodiversità e degli ecosistemi.
Che cos’è la Carbon Footprint?
L'impronta di carbonio rappresenta la quantità di gas serra, come anidride carbonica e metano, emessa nell'atmosfera da un individuo, un'organizzazione, un prodotto o un'attività. Una maggiore impronta di carbonio indica un contributo più elevato alla crisi climatica attraverso l'aumento delle emissioni di gas serra. Per calcolare l'impronta di carbonio di un'organizzazione, è necessario considerare sia le emissioni dirette, derivanti dalla combustione di combustibili fossili per l'energia, il riscaldamento e i viaggi, sia le emissioni indirette, che provengono dalla produzione e dallo smaltimento di alimenti, prodotti e servizi consumati.
La Carbon Footprint è uno strumento di contabilità ambientale che consente alle aziende di valutare le proprie prestazioni ambientali. Questo strumento non solo aiuta a migliorare la comunicazione con gli stakeholder e a rafforzare la reputazione dell'azienda, ma anche a identificare inefficienze e debolezze ambientali nei processi produttivi. Inoltre, la Carbon Footprint diventa uno strumento di gestione aziendale, consentendo di implementare piani di gestione del carbonio per ridurre le emissioni di gas serra e avanzare verso l'obiettivo di neutralità carbonica.
Come si riduce la Carbon Footprint?
Una volta compresa la propria carbon footprint, le aziende possono adottare azioni concrete per ridurla. Ecco alcuni approcci efficaci:
- Efficienza energetica: ciò può avvenire attraverso l'adozione di tecnologie più efficienti, la gestione attiva dell'energia e la riduzione degli sprechi.
- Energia rinnovabile: passare a fonti di energia rinnovabile, come l'energia solare o eolica, può avere un impatto significativo sulla riduzione della carbon footprint.
- Mobilità sostenibile: incentivare il trasporto sostenibile per i dipendenti, ad esempio promuovendo il carpooling o l'uso di mezzi pubblici, può contribuire a ridurre le emissioni legate ai trasporti aziendali.
- Gestione della catena di approvvigionamento: collaborare con i fornitori per ridurre le emissioni associate alla produzione e alla distribuzione dei prodotti può essere un approccio efficace per ridurre l'impronta di carbonio complessiva.
- Sviluppo di prodotti sostenibili: progettare prodotti con un'impronta di carbonio ridotta può contribuire a ridurre le emissioni derivanti dal loro utilizzo da parte dei clienti. Questo può includere l'ottimizzazione dei materiali, il design per la riciclabilità e l'estensione della durata utile.
Progetti propedeutici allo sviluppo delle performance ambientali delle aziende
Per ottenere un rating ambientale positivo, le organizzazioni devono impegnarsi nello sviluppo di iniziative volte a ridurre al minimo l'impatto delle loro attività sull'ambiente e sul territorio. Questo implica la necessità di progettare e attuare progetti che favoriscano lo sviluppo delle prestazioni ambientali dell'azienda. Alcuni esempi di progetti propedeutici per migliorare le performance ambientali delle aziende potrebbero includere:
- Water Footprint: o impronta idrica, è una misura della quantità di acqua utilizzata per produrre beni e servizi. Questa metrica rappresenta il volume complessivo di acqua dolce impiegata nella produzione di beni e servizi, considerando sia l'acqua consumata direttamente (evaporata o incorporata nei prodotti) che quella inquinata, misurata in unità di volume per unità di tempo. La ISO 14046 è la norma di riferimento per la valutazione e la gestione della Water Footprint.
- Sistemi di Gestione dell'Energia - Efficienza Energetica: Lo scopo del sistema basato sulla norma ISO 50001:18 è di sviluppare un modello organizzativo per la gestione e il controllo che miri al miglioramento continuo delle prestazioni energetiche, ottimizzando l'efficienza, il consumo e l'uso dell'energia. Questo standard è applicabile a qualsiasi tipo di organizzazione, sia pubblica che privata, in ogni settore e dimensione, sia manifatturiera che di servizi.
- Economia Circolare: La misurazione e valutazione delle prestazioni di circolarità di un'organizzazione sono fondamentali per intraprendere azioni concrete e ottenere risultati tangibili, promuovendo una maggiore trasparenza sia per il mercato che per i consumatori. La specifica tecnica UNI/TS 11820:22 fornisce un insieme di indicatori di economia circolare progettati per valutare il livello di circolarità di un'organizzazione, indipendentemente dal suo tipo o dimensione, nonché dai prodotti forniti e dai servizi erogati.
Concludendo, è fondamentale che le aziende si impegnino attivamente nella preservazione della biodiversità e nella riduzione della propria impronta ambientale, comprendendo il legame tra sostenibilità e tutela degli ecosistemi. L'adozione di pratiche aziendali sostenibili non solo contribuisce alla protezione delle api e degli altri impollinatori, ma anche alla salute dell'ambiente nel suo complesso.
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