L'apprendimento continuo per una crescita sostenibile
L'intenso dibattito intorno all'intelligenza artificiale e alle sue "prodigiose" potenzialità sta portando a una riscoperta dell'umano. Se da un lato i robot porteranno precisione, velocità e forza, ci chiediamo se potremo davvero rinunciare a fantasia, intuizione e affezione. La digital transformation in atto riapre in modo rivoluzionario il rapporto tra macchine e persone, un rapporto già sempre centrale nel lungo processo di industrializzazione. Cos'è e a cosa serve il lifelong learning e perchè è essenziale?
Da un punto di vista organizzativo, i manager, ora, sono necessari più che mai. È tempo di ripensare la visione manageriale della rivoluzione industriale. La complessità del contesto ci impone di rivedere i modelli organizzativi, questa può essere un'opportunità per liberare l'autonomia e l'iniziativa delle persone. È una sfida complessa e va affrontata mantenendo le persone al centro, non le macchine, e favorendo un rapporto di cooperazione gestito dalle persone. Bisogna essere in grado di tradurre l'IA in intelligenza umana aumentata (IUA), arricchendo conoscenze, capacità e competenze di tutti e consentendo opportunità di sviluppo di nuove attività .
Le imprese giocano un ruolo fondamentale nell'accrescere le competenze dei propri dipendenti. È importante che le organizzazioni chiedano agli uomini di esercitare la loro capacità di giudizio e non di lavorare solo sull'esecuzione di compiti, come dei robot, in termini sia qualitativi sia quantitativi. Creare luoghi dove si possa sbagliare, cominciare nuovamente, innovare e costruire è il compito dei manager e degli enti formativi come Uomo & Ambiente. In questo contesto si parla di lifelong learning, ovvero "apprendimento continuato" o "permanente", per indicare l'educazione che dura per tutto l'arco della vita, non solo per gli anni scolastici.
La vera sfida è la capacità di sviluppare processi di apprendimento continuo di conoscenze e competenze in grado di sostenere le costanti e imprevedibili evoluzioni tecnologiche ed economico-sociali.
In questo modo ogni soggetto che lo pratica può rispondere in modo efficace ed effettivo ai nuovi bisogni, cambiamenti e sfide che gli si presenteranno durante la vita. Questi avvenimenti possono essere personali, ma in particolare sociali, lavorativi e professionali. Solo accettando la sfida dell'apprendimento continuo su tutto l'arco di vita si possono affrontare i rischi della rapida obsolescenza delle competenze. Di fronte a un mondo del lavoro sempre più accelerato e a un'esigenza di innovazione sempre più spiccata, è diventato evidente che i modelli di formazione precedenti non bastavano più. L'urgenza di questo impegno non viene tuttavia ancora percepita nè da parte dei singoli nè di organizzazioni pubbliche e private che non investono su attività di riqualificazione professionale continua dei dipendenti, non comprendendo che il fattore umano è, e sempre più sarà , l'asset principale delle aziende e delle istituzioni. Si rinnovano le macchine, ma non si investe sul rinnovamento formativo delle persone.
I saperi aperti al futuro richiedono conoscenze professionali in continuo aggiornamento dinamico, ma anche un'attenzione ricca di curiosità e passione verso il nuovo, il cambiamento, un atteggiamento mentale e culturale. Anche una grande capacità di relazioni e di scambio di conoscenze tornerà utile, senza timore di rischiare di perdere il proprio know-how professionale, ma anzi rendendolo ricco attraverso forme di knowledge sharing all'interno di comunità di apprendimento aperte a tutti. L'apprendimento continuo delle nuove competenze si realizza attraverso la contaminazione culturale interdisciplinare di ciascuna persona attraverso istituzioni formative adatte a questo scopo, con laboratori di ricerca in contesti di scambio a livello territoriale.
È ardua e articolata la sfida, ma è l'unica strada possibile e auspicabile davanti a noi con ogni probabilità .
E tu? Anche nella tua attività lavorativa l'apprendimento continuativo è qualcosa di essenziale? Per te è faticoso imparare qualcosa di nuovo per lavorare? Pensi sia vero che l'apprendimento continuo aumenti la qualità della vita?
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