Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un'agricoltura sostenibile. Il Goal 2 dell'Agenda 2030 ONU

Il numero di persone che soffrono la fame nel mondo è in crescita, secondo il nuovo rapporto ONU pubblicato a settembre 2018: sebbene siano stati compiuti alcuni progressi, nel 2017, 821 milioni di persone hanno sofferto la fame e 150 milioni di bambini hanno presentato ritardi nella crescita dovuti alla malnutrizione.

La situazione è peggiorata in Sud America e nella maggior parte delle regioni dell'Africa, dove i fattori scatenanti di tale aumento sono ancora la variabilità  del clima, le guerre e le crisi economiche.

In Asia, la prevalenza di deperimento infantile è ancora estremamente elevata: quasi un bambino su dieci sotto i cinque anni è sottopeso. Al contrario, nei Paesi più ricchi, la malnutrizione è diffusa anche attraverso il consumo di cibo spazzatura e diete dannose per l'organismo.

Goal 1, Goal 2, Goal 3, Goal 4, Goal 5, Goal 6, Goal 7, Goal 8, Goal 9, Goal 10, Goal 11, Goal 12, Goal 13, Goal 14, Goal 15, Goal 15 | Agenda 2030 ONU

2.1 Entro il 2030, eliminare la fame e assicurare a tutte le persone, in particolare i poveri e le persone in situazioni vulnerabili, tra cui i bambini, l'accesso a un'alimentazione sicura, nutriente e sufficiente per tutto l'anno

2.2 Entro il 2030, eliminare tutte le forme di malnutrizione, incluso il raggiungimento, entro il 2025, degli obiettivi concordati a livello internazionale sull'arresto della crescita e il deperimento dei bambini sotto i 5 anni di età , e soddisfare le esigenze nutrizionali di ragazze adolescenti, in gravidanza, in allattamento e delle persone anziane

2.3 Entro il 2030, raddoppiare la produttività  agricola e il reddito dei produttori di alimenti su piccola scala, in particolare le donne, le popolazioni indigene, le famiglie di agricoltori, pastori e pescatori, anche attraverso l'accesso sicuro e giusto alla terra, ad altre risorse e stimoli produttivi, alla conoscenza, ai servizi finanziari, ai mercati e alle opportunità  che creino valore aggiunto e occupazione non agricola

2.4 Entro il 2030, garantire sistemi di produzione alimentare sostenibili e applicare pratiche agricole resilienti che aumentino la produttività  e la produzione, che aiutino a conservare gli ecosistemi, che rafforzino la capacità  di adattamento ai cambiamenti climatici, alle condizioni meteorologiche estreme, alla siccità , alle inondazioni e agli altri disastri, e che migliorino progressivamente il terreno e la qualità  del suolo

2.5 Entro il 2020, assicurare la diversità  genetica di semi, piante coltivate e animali da allevamento e domestici e le loro specie selvatiche affini, anche attraverso banche del seme e delle piante gestite e diversificate a livello nazionale, regionale e internazionale, e promuovere l'accesso e la giusta ed equa condivisione dei benefici derivanti dall'utilizzo delle risorse genetiche e delle conoscenze tradizionali collegate, come concordato a livello internazionale

2.a Aumentare gli investimenti, anche attraverso una cooperazione internazionale rafforzata, in infrastrutture rurali, servizi di ricerca e di divulgazione agricola, nello sviluppo tecnologico e nelle banche genetiche di piante e bestiame, al fine di migliorare la capacità  produttiva agricola nei paesi in via di sviluppo, in particolare nei paesi meno sviluppati

2.b Correggere e prevenire restrizioni commerciali e distorsioni nei mercati agricoli mondiali, anche attraverso l'eliminazione parallela di tutte le forme di sovvenzioni alle esportazioni agricole e tutte le misure di esportazione con effetto equivalente, conformemente al mandato del "Doha Development Round"

2.c Adottare misure per garantire il corretto funzionamento dei mercati delle materie prime alimentari e dei loro derivati e facilitare l'accesso tempestivo alle informazioni di mercato, anche per quanto riguarda le riserve di cibo, al fine di contribuire a limitare l'estrema volatilità  dei prezzi alimentari

 La situazione italiana

Dopo il miglioramento registrato fino al 2015 - dovuto principalmente all'incremento della produzione per unità  di lavoro delle aziende agricole e della quota di superficie agricola utilizzata (SAU) per coltivazioni biologiche - nei successivi quattro anni l'indicatore composito mostra un andamento stabile, sintesi dell'incremento delle coltivazioni biologiche e della produttività  del lavoro e della diminuzione del margine operativo lordo per le piccole aziende e della buona alimentazione.

Quest'ultimo indicatore, che misura la quota di popolazione che consuma quotidianamente almeno quattro porzioni di frutta e/o verdura, nel 2019 registra il peggior valore di tutta la serie storica (17,7%, rispetto al 20% del 2010). Secondo l'Istat, nei primi due trimestri del 2020 l'agricoltura ha registrato diminuzioni del valore aggiunto rispetto al trimestre precedente pari all'1,9% e al 3,7%.

Gli effetti negativi della crisi sul settore agricolo e il peggioramento della qualità  della alimentazione rendono probabile un effetto complessivo negativo della pandemia su questo Obiettivo.

(Fonte: Rapporto ASviS 2020 - L'Italia e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile)

 

Che azioni puoi intraprendere con la tua azienda?

Se sei un'azienda del settore alimentare, sviluppa e offri ai consumatori opzioni alimentari accessibili e nutrienti e mira a fornire maggiore diversità  e qualità  degli alimenti.

Se sei un'azienda del settore alimentare, elimina  e gradualmente la pubblicità  e la promozione di cibi ricchi di grasso, zucchero e/o sale ed evita altre strategie promozionali che invitano all'acquisto millantando proprietà  nutritive.

Se sei un'azienda del settore alimentare, dai priorità  alla nutrizione e alla sicurezza alimentare lungo la catena alimentare e sviluppa nuovi prodotti con valori nutrizionali migliori e che soddisfino le esigenze salutari dei consumatori.

Per la tua mensa aziendale acquista prodotti da agricoltori della tua zona. In questo modo sostieni la crescita economica locale e il trasporto dei prodotti è più breve, riducendo le emissioni e l' inquinamento.

Offri scelte gustose e sane nei punti di ristoro (distributori automatici e mensa aziendale) ispirando le persone ad adottare stili di vita più sani.

10 semplici azioni quotidiane che puoi compiere per contribuire al processo per la prosperità  del pianeta.

1 Condividi il tuo sapere. Discutere sulla fame nel mondo incoraggerà  più persone a fare delle azioni concrete per sconfiggerla.

2 Non sprecare cibo, congelando i prodotti freschi e gli avanzi se non abbiamo la possibilità  di mangiarli prima che deperiscano.

3 Dona cibi non deperibili agli enti benefici.

4 Sostieni programmi di assistenza alimentare. Forniscono cibo 20 volte di più rispetto alle banche alimentari.

5 Fornisci cibo per le scuole ai paesi in via di sviluppo. Quando i pasti sono forniti dall'istituto scolastico, la frequenza scolastica aumenta.

6 Acquista cibo locale e di stagione. E, se abbiamo la possibilità , provare a coltivare in proprio una parte del cibo che consumiamo.

7 Abituati ad un'alimentazione sana, evitando cibi con troppi zuccheri e grassi, e pratica uno stile di vita attivo, fatto di movimento e interessi.

8 Molte persone che patiscono la fame esitano a chiedere aiuto a causa dei pregiudizi e della vergogna. Parla apertamente dei pregiudizi ed educa gli altri alla realtà  delle persone che patiscono la fame.

9 Leggi un libro che parli della fame. Una migliore comprensione delle sue cause ti preparerà  meglio per fare la differenza.

10 Impegnati a diffondere informazioni sulle situazioni alimentari a rischio e l'importanza della lotta contro la fame, negli ambiti che si frequentano: in famiglia, a scuola, con gli amici.

(Fonte: Prodotto dal Progetto sul Cambiamento della Percezione - UNOG)