Mario Burrascano, AD e Co-Founder Uomo & Ambiente S.r.l. Società Benefit
Mario Burrascano condivide la sua vita personale e professionale con Nunzia Giunta, anche lei AD e Co-Founder di Uomo & Ambiente S.r.l. Società Benefit. Nel tempo libero suona il basso elettrico - ne ha una ricca collezione di cui è estremamente orgoglioso - gioca a golf e legge libri - fra i preferiti "Sapiens – Da animali a dèi" di Yuval Noah Harari, “L’era dello sviluppo sostenibile” di Jeffrey D. Sachs e “Reinventare le organizzazioni” di Frederic Laloux. Prima di fondare UOMOeAMBIENTE, nel 2004, ha lavorato come compliance manager di importanti aziende torinesi, per poi intraprendere la libera professione a fine 2001, quando ha avviato le attività di consulente e ricoperto (anche) il ruolo di lead auditor per conto di prestigiosi organismi internazionali di certificazione. La storia di UOMOeAMBIENTE ebbe inizio in una stanza di 12 mq adibita ad ufficio che in seguito sarebbe diventata la cameretta dei figli Giulia e Michele. Oggi UOMOeAMBIENTE è un ecosistema composto da circa 50 persone fra collaboratori interni e professional partner. Il quartiere generale di UOMOeAMBIENTE è a Torino in un locale di 650 mq recentemente oggetto di una innovativa ristrutturazione che lo ha reso tecnologicamente evoluto e totalmente ecosostenibile. Le altre sedi attualmente attive sono Aosta, Genova, Milano, Verona, Padova, Trieste, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Cagliari e Lugano.
Da freelance a UOMOeAMBIENTE: racconta questo passaggio.
«Il bello dei sogni è realizzarli: questo è lo slogan di una famosa pubblicità. Credo che sia uno slogan pertinente al mio racconto. Infatti, intraprendere il percorso da freelance ha rappresentato il coronamento di un sogno imprenditoriale che cullavo sin da ragazzo. Nello stesso tempo, ha portato cambiamenti importanti nella mia vita, sia nella sfera professionale che in quella personale.
Ricordo la soddisfazione e l’entusiasmo di iniziare un viaggio ma anche le inevitabili paure di chi abbandona la propria zona di comfort per intraprendere una nuova avventura professionale. C’era il timore di non essere all’altezza e quindi di deludere i clienti che mi stavano dando fiducia. Ero assolutamente sicuro delle mie capacità ma, nello stesso tempo, consapevole della necessità di rendere il mio progetto professionale efficace e remunerativo nel minore tempo possibile.
Nel periodo compreso fra la fine del 2001 e la primavera del 2004 ho collaborato con più di 150 aziende, in ogni parte d’Italia, grazie alla possibilità di portare avanti progetti in veste di consulente ma anche incarichi in qualità di auditor per conto di prestigiosi organismi internazionali di certificazione. La gestione di quelle commesse mi ha regalato grandi soddisfazioni, consapevolezza sulle mie capacità, e soprattutto grandi insegnamenti.
Un viaggio entusiasmante non sempre facile e neanche privo di inciampi. Nei momenti difficili, la passione e la perseveranza sono state decisive per non mollare. Essere un "bullzoder", come spesso Nunzia mi definisce, è stato sicuramente determinante. Lo è stato anche prendere ispirazione dalla dedizione e dalla instancabile ricerca dell’eccellenza di tante PMI con cui ho avuto il privilegio di collaborare.
UOMOeAMBIENTE, nella primavera del 2004, è nata proprio da questo: fare tesoro di quanto appreso in quel meraviglioso viaggio professionale e sviluppare una gamma di servizi integrabili da erogare con una metodologia innovativa.
Le tante aziende visitate, le molteplici esigenze ed aspettative individuate, hanno rafforzato in me la convinzione che per garantire ai clienti servizi eccellenti fosse necessario “mettere a fattore comune” competenze specialistiche interdisciplinari.
Piuttosto che diventare “un tuttologo”, ho ritenuto indispensabile individuare soggetti con cui costruire una sinergia stabile capace di creare valore in primis per i clienti e poi, naturalmente, per ogni partner.
Parallelamente, ho fortificato la mia convinzione sull’importanza strategica di un approccio “olistico” per favorire la governance dei processi d'impresa. Infatti, molti temi che da sempre ritengo indissolubilmente interconnessi erano (e sono) spesso oggetto di gestione disgiunta. Ambiti aziendali come, ad esempio, la strategia, l’innovazione, la governance, il risk management in ambito ambientale e sociale, richiedono un approccio coerente e convergente.
Così, insieme a Nunzia, ho deciso costruire una casa in cui quelle competenze interdisciplinari, indispensabili per la governance e la creazione del valore d'impresa, potessero fondersi in un approccio tecnico e metodologico condiviso.
Grazie a questa scelta ho avuto l'onore di incrociare i miei passi con quelli di molti consulenti estremamente preparati e capaci con cui abbiamo sviluppato efficaci sinergie.
Nel 2008 l’aumento numerico e l’incremento della complessità delle commesse aziendali hanno suggerito un diverso modello organizzativo: ad una struttura basata su poche risorse interne e molti partner, è stata preferita una più ampia struttura organizzativa con risorse interne per migliorare il presidio sulla pianificazione e l’erogazione dei servizi.
Così dai pochi collaboratori interni dei primi anni di UOMOeAMBIENTE siamo arrivati alla conformazione attuale che prevede poco meno di 30 collaboratori interni coadiuvati da una rete di partner composta da altri 20 elementi e, molto probabilmente, questi numeri sono solo provvisori e destinati a crescere».
Qual è il progetto che ti ha reso più orgoglioso in questi anni?
«Sono un inguaribile romantico e questo mi porta a trovare in ogni cliente ed in ogni commessa gestita qualcosa che meriterebbe di essere raccontato.
Sicuramente quanto realizzato a fianco di Fata Logistic Systems S.p.A. (ora Leonardo Logistics S.p.A.), uno dei principali operatori logistici italiani nel settore dell'aerospazio, difesa e sicurezza. Per loro abbiamo progettato e implementato un sistema di gestione integrato, totalmente informatizzato, per l’analisi della compliance e la governance degli adempimenti in materia di salute e sicurezza dei luoghi di lavoro e di tutela ambientale.
Il primo incarico a noi affidato risale al 2009 quando Fata Logistic Systems S.p.A. contava meno di 60 dipendenti e gestiva meno di 15 siti a livello nazionale. Oggi Leonardo Logistics S.p.A. rappresenta un’eccellenza che può contare su più di 1.000 risorse interne operanti in più di 80 siti a livello internazionale. Credo di poter affermare, senza presunzione, che il team UOMOeAMBIENTE abbia dato un contributo importante in questa evoluzione. Anche in questo caso, l'approccio olistico e interdisciplinare si è dimostrato vincente. Ritengo questo un grande riconoscimento per il nostro team perché dimostra che le competenze e la capacità di lavorare in gruppo sono fattori abilitanti e determinanti nella gestione di scenari complessi.
Altri progetti meriterebbero analoga menzione perché parimenti stimolanti e fonte di grande soddisfazione professionale: è per me un grande onore poter vantare la collaborazione con committenze importanti quali ANAS, Città Metropolitana di Torino, COTRAL, ETRA, Fondazione Arena di Verona, GEDI Gruppo Editoriale, Politecnico di Torino, QC Terme, RAI, SAMSIC, SMAT e TRENITALIA».
Cosa c'è nel futuro di UOMOeAMBIENTE?
«Da sempre, il nostro è un “team di esploratori” orientato al futuro che vive con grande entusiasmo la possibilità di proporre servizi innovativi sia nei contenuti che nelle modalità di erogazione. Il nostro approccio a 360° sul tema della sostenibilità, per essere concreti promotori del cambiamento, risale a tempi non sospetti, quando nessuno ne parlava. La nostra ragione sociale, UOMOeAMBIENTE coniata nel 2004, ben prima che venissero resi noti i Goal dell'Agenda ONU 2030, ne è la più evidente testimonianza. Per tanti iI cambiamento è fonte di preoccupazione e disagio. Per noi è da sempre stimolo ed ispirazione a migliorare. Da imprenditore e team leader del nostro gruppo di lavoro sono veramente orgoglioso di questa chiara propensione di ogni componente della nostra squadra».
In quale valore di UOMOeAMBIENTE ti identifichi maggiormente?
«La fiducia. In questi anni siamo cresciuti proprio grazie al rapporto fiduciario con i nostri clienti e, tuttora, molte commesse aziendali ne sono la chiara evidenza. Non a caso, spesso menziono come mio personale indicatore di orgoglio il fatto che rapporti professionali nati 20 anni fa siano tuttora attivi ed abbiano permesso di sviluppare rapporti fiduciari che hanno valicato il confine professionale. Anche per questo motivo, in accordo con Nunzia, è stato scelto il blu per il nostro logo: è il colore dell'affidabilità e della profondità, spesso associato alla giustizia e alla perseveranza, valori in cui crediamo fermamente. Un altro valore fondamentale che ritengo rappresenti "la stella polare" dell'approccio di UOMOeAMBIENTE è l'impegno ad individuare le migliori soluzioni funzionali alle specifiche esigenze di ogni Cliente. Da sempre non inseguiamo un fine standardizzato per tutti ma ricerchiamo una soluzione per ognuno».
A chi ti ispiri?
«Bella domanda. Mi ispiro a tanti personaggi, Adriano Olivetti è uno di questi. La sua massima "la bellezza, insieme all'amore, la verità e la giustizia, rappresenta un'autentica promozione spirituale. Gli uomini, le ideologie, gli stati che dimenticheranno una sola di queste forze creatrici, non potranno indicare a nessuno il cammino della civiltà" è impressa sulla porta della sala a lui dedicata, all'interno della nostra sede. Ma ci sono anche la Sala Michele Ferrero e quella di Rita Levi Montalcini, con altre frasi altrettanto ispiratrici. Nel mio percorso quotidiano personale e professionale non dimentico e non dimenticherò mai il mio mentore: Fedele Bergadano. È stato il mio capo per circa 10 anni quando ero dipendente: un uomo ed un imprenditore eccezionale a cui devo moltissimo. Sicuramente sarei un uomo e un imprenditore diverso se non avessi avuto il privilegio di stare al suo fianco e capire quanto è importante una leadership ispirativa e la promozione del lavoro di squadra. Lui mi manca moltissimo e sicuramente mi riempirebbe d'orgoglio potergli mostrare che i suoi insegnamenti sono stati per me fondamentali per arrivare fino a qui».