Attestare la qualità dei prodotti è un passo imprescindibile per differenziarsi in meglio.
La marcatura CE dei prodotti da costruzione, conformemente al Regolamento UE n°305/2011, è obbligatoria per tutti i materiali immessi sul mercato dello spazio economico europeo a fronte dell’obbligo di conformità ai requisiti del Regolamento CPR e delle norme armonizzate correlate:
- Carpenterie metalliche ad uso strutturale: EN 1090
- Manufatti in c.a., ad uso strutturale e non: EN 13747, EN 14195, EN 1916, EN 1917, EN 1433, EN 15050, EN 15258, EN 13225, EN 14592
- Aggregati per calcestruzzi ed opere stradali: EN 12620, EN 13964
- Altre norme (omissis)
La marcatura CE, oltre a rappresentare un obbligo di legge, genera intrinsecamente il miglioramento del processo produttivo in termini di qualità ed efficienza.
Nel caso in cui non esista o non sia applicabile una norma armonizzata, UOMOeAMBIENTE è in grado di supportare ogni fabbricante nella richiesta di un ETA (European Technical Assessment – Valutazione Tecnica Europea).
UOMOeAMBIENTE è in grado di supportare ogni impresa, attraverso attività di assistenza e consulenza specialistica, nel processo di certificazione delle seguenti tipologie di prodotto:
- Marcatura CE Dispositivi Medici – Regolamento UE 2017/745
- Marcatura CE Prodotti da Costruzione – Reg. CPR UE 305/2011
- Marcatura CE Giocattoli – Direttiva 2009/48/CE
- Marcatura CE Macchine- Direttiva Macchine 2006/42/CE
- Marcatura CE Ascensori – Direttiva 2014/33/UE
- Marcatura CE Apparecchi a Gas – Regolamento UE 2016/426
- Marcatura CE Dispositivi di Protezione Personale – Regolamento UE 425/2016
- Marcatura CE Macchine e Attrezzature – Direttiva Rumore 2000/14/CE e 2005/88/CE
- Marcatura CE Attrezzature a Pressione (PED) – Direttiva 2014/68/UE
- Marcatura CE Apparecchiature Radio – Direttiva RED 2014/53/UE
- Marcatura CE Apparecchi e Sistemi – Direttiva ATEX 2014/34/UE
- Marcatura CE Apparecchiature Elettriche – Direttiva ROHS II 2011/65/U.
La certificazione di prodotto è l’attestazione che lo stesso, prima di essere immesso sul mercato, è stato sottoposto da un organismo accreditato di terza parte, indipendente rispetto a chi vende e produce, alle verifiche necessarie per accertare la conformità ai requisiti previsti dalle direttive europee e/o internazionali.
La certificazione può essere cogente o volontaria. Nel primo caso è un requisito obbligatorio previsto dalla legge e il prodotto non può essere commercializzato se prima non viene sottoposto da un organismo notificato a tutte le verifiche necessarie. Rientrano in questo ambito i prodotti più complessi quali le apparecchiature a gas, i dispositivi medici, le attrezzature sotto pressione, alcuni prodotti da costruzione. Nel caso della certificazione volontaria è invece il fabbricante che spontaneamente decide di far verificare i suoi prodotti da un organismo di terza parte, al fine di avere un’ulteriore garanzia della qualità dei propri prodotti e offrire al mercato uno strumento di selezione, trasparente e immediato, nella fase di acquisto. I consulenti di UOMOeAMBIENTE forniscono entrambi i tipi di certificazione appena elencati.
“Esecuzione di strutture di acciaio e di alluminio – Parte 1: Requisiti per la valutazione di conformità dei componenti strutturali”
La norma è obbligatoria per tutti i produttori di strutture in acciaio e alluminio, che sono già tenuti obbligatoriamente al rispetto dei requisiti previsti per il comparto degli acciai per carpenteria metallica. Il produttore deve preliminarmente qualificare i propri prodotti attraverso prove o calcoli iniziali di tipo e certificare il proprio FPC (Factory Production Control) mediante l’intervento di un Organismo Notificato autorizzato. Il marchio CE apposto deve inoltre indicare la conformità all’uso previsto così come specificato nelle varie opzioni della norma stessa. Secondo la norma EN 1090, le organizzazioni che realizzano strutture saldate, o parti di esse, in acciaio o in alluminio, devono eseguire tali attività in accordo alle parti rilevanti delle norme della serie UNI EN ISO 3834. La relazione tra le classi di esecuzione delle strutture e le norme UNI EN ISO 3834 applicabili è contenuta all’interno della norma EN 1090-1. Inoltre, la UNI EN 1090 richiama a riferimento anche altri standard di qualifica dei procedimenti e degli operatori di saldatura.
I prodotti interessati dalla norma sono tra i più importanti nel settore delle opere civili quali, ad esempio, le carpenterie metalliche strutturali ed il loro svariato utilizzo volto alla realizzazione di opere da costruzione quali edifici, scuole, uffici, infrastrutture stradali. Lo standard UNI EN 1090-1 non contiene direttamente norme che disciplinano la progettazione strutturale e i calcoli relativi alle costruzioni ma le richiama puntualmente. Le norme di progettazione e calcolo sono stabilite nelle rispettive sezioni degli eurocodici serie 3 e serie 9. Per quanto riguarda i requisiti di costruzione richiesti, i riferimenti sono le norme EN 1090-2 per le strutture in acciaio e alla norma EN 1090-3 per quelle in alluminio.
La norma rientra tra gli obblighi di legge. Oltre a questo, sicuramente intraprendere il percorso di certificazione affidandosi ad UOMOeAMBIENTE genera intrinsecamente il miglioramento del processo produttivo in termini di qualità ed efficienza. Per il produttore di materiale da costruzione è strategico saper gestire il quadro tecnico-normativo del commercio internazionale. Conoscere le direttive e i regolamenti applicabili nel suo contesto e conoscere gli elementi del percorso di conformità da intraprendere genera un vantaggio competitivo fondamentale.
EPAL, marchio internazionale di prodotto, contraddistingue il sistema di interscambio di pallet riutilizzabili più diffuso d’Europa. La European Pallet Association e.V. (EPAL), nata nel 1991 come organizzazione ombrello che raggruppa produttori e riparatori licenziatari di pallet a marchio EPAL, è responsabile a livello mondiale della qualità dei pallet EPAL immessi sul mercato, grazie ad un sistema di controlli svolti da un ente terzo indipendente. Attualmente, EPAL è presente in 30 Paesi con 15 Comitati Nazionali che si impegnano a favorire l’implementazione degli obiettivi dell’Associazione nei diversi Stati e, in Italia, è rappresentato dal Comitato Tecnico EPAL di Conlegno.
Il pallet EPAL è sinonimo di sicurezza e affidabilità oltre i confini perché:
- rispetta i criteri di riutilizzo e riciclo degli imballaggi secondo le normative ambientali europee;
- garantisce la sicurezza nell’ambiente di lavoro;
- garantisce il sistema di interscambio alla pari;
- garantisce la rispondenza ai capitolati tecnici e quindi il mantenimento costante della qualità del parco pallet;
- garantisce la qualità della riparazione;
- garantisce processi di produzione e distribuzione efficaci con notevoli risparmi rispetto ad altri sistemi di gestione pallet;
- garantisce il trasporto senza problemi: le merci arrivano in buono stato;
- garantisce lo stoccaggio sicuro: i prodotti sono immagazzinati anche a lungo in assoluta sicurezza;
- garantisce lo scambio nazionale e internazionale;
- garantisce i requisiti fitosanitari dello Standard ISPM n. 15 sia per quanto riguarda la produzione sia la riparazione.
UOMOeAMBIENTE, grazie alle competenze interdisciplinari del proprio team, è in grado di supportare opportunamente ogni produttore che aspira ad ottenere la certificazione EPAL per i propri pallet.