Lo standard internazionale SA8000 rappresenta, da oltre vent’anni, un punto di riferimento per la responsabilità sociale e il rispetto dei diritti umani nei luoghi di lavoro. Oggi questo modello evolve: con la pubblicazione della Bozza di Lavoro del SA8000:2026 (31 marzo 2025), Social Accountability International (SAI) ha avviato l’ultima fase di revisione, con la versione definitiva attesa entro la fine del 2025. Dal 1° gennaio 2026 inizierà ufficialmente la transizione al nuovo standard.

In questo articolo scopriamo quali sono i cambiamenti principali introdotti dalla nuova edizione, le tempistiche da rispettare e come le aziende possono prepararsi al meglio.

Che cos'è la SA8000?

La SA8000 è uno standard volontario sviluppato da Social Accountability International (SAI) per valutare e certificare le prestazioni sociali di un’organizzazione. Si basa sulle principali norme internazionali sui diritti umani e sulle convenzioni dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), con l’obiettivo di garantire condizioni di lavoro etiche e rispettose.

Ecco i nove principi della SA8000:

  1. Lavoro infantile – È vietato l’impiego di minori al di sotto dell’età consentita e devono essere tutelati i giovani lavoratori.
  2. Lavoro forzato – Non sono ammesse forme di lavoro obbligatorio, coatto o coercitivo.
  3. Salute e sicurezza – L’organizzazione deve garantire ambienti di lavoro sicuri, salubri e igienici.
  4. Libertà sindacale e contrattazione collettiva – I lavoratori hanno il diritto di associarsi liberamente, aderire a sindacati e negoziare collettivamente.
  5. Non discriminazione – È vietata qualsiasi discriminazione basata su genere, etnia, religione o altre condizioni personali.
  6. Pratiche disciplinari – Ogni misura disciplinare deve rispettare la dignità umana, escludendo trattamenti crudeli, disumani o degradanti.
  7. Orario di lavoro – Devono essere rispettati i limiti di legge e contrattuali, garantendo periodi di riposo adeguati.
  8. Retribuzione – I lavoratori hanno diritto a una retribuzione equa, sufficiente a coprire i bisogni fondamentali e a garantire un margine di sicurezza economica.
  9. Sistema di gestione – L’azienda deve adottare politiche, procedure e controlli per assicurare l’applicazione di tutti i principi SA8000.

È applicato in numerosi settori, dalla manifattura all’agricoltura, fino al tessile e all’abbigliamento, come garanzia di produzione etica e tutela del benessere dei lavoratori.

Perché evolve in SA8000:2026?

Il contesto globale del lavoro è in continua trasformazione: nuove forme di occupazione, filiere sempre più complesse, crescenti aspettative di clienti e investitori in materia di ESG e due diligence sui diritti umani.

Per questo, SAI ha avviato la revisione che porterà alla SA8000:2026, con l’obiettivo di:

  • Rafforzare l’aderenza alla realtà operativa, spostando il focus dai documenti ai risultati concreti;
  • Introdurre strumenti più efficaci di valutazione delle performance e gestione del rischio;
  • Rendere più centrale il coinvolgimento dei lavoratori e degli stakeholder;
  • Allinearsi alle migliori pratiche internazionali in materia di sostenibilità e diritti umani.

In sintesi, lo standard evolve per continuare a essere un riferimento globale in grado di rispondere alle nuove sfide sociali e garantire che le aziende non solo rispettino le regole, ma dimostrino impatto reale e miglioramento continuo.

Transizione a SA8000:2026

Alla fine del 2025, SAI pubblicherà la versione finale dello SA8000:2026 Standard for Decent Work, comprensiva di tutti i documenti di supporto, linee guida e policy. Questo nuovo standard sostituirà l’attuale SA8000:2014 e nei mesi successivi avrà inizio un periodo di transizione per il Programma di Certificazione.

Durante questa fase:

  1. SAI e SAAS forniranno agli organismi di certificazione (CBs) i requisiti di processo e la documentazione necessaria.
  2. I CBs dovranno dimostrare la conformità ai requisiti di accreditamento per poter offrire certificazioni secondo la nuova norma.
  3. Le organizzazioni già certificate SA8000:2014 avranno un periodo di tempo definito per completare autovalutazioni e formazione, così da garantire la piena comprensione dei nuovi requisiti.

L’obiettivo è permettere una transizione graduale, bilanciando i tempi tecnici degli organismi di certificazione e delle aziende con la necessità di introdurre standard aggiornati, più aderenti alle attuali sfide in materia di lavoro dignitoso.

Timeline della transizione a SA8000:2026

  • 1 gennaio 2026 → Gli organismi di certificazione accreditati possono iniziare a offrire audit e certificazioni secondo SA8000:2026, una volta completata la transizione ai nuovi requisiti di accreditamento.
  • 1 luglio 2026 → Tutti i CBs devono obbligatoriamente offrire audit e certificazioni secondo SA8000:2026 per rimanere nel sistema.
  • 31 dicembre 2026 → Tutte le organizzazioni già certificate SA8000:2014 devono aver completato l’autovalutazione e la formazione sul nuovo standard SA8000:2026.
  • 1 gennaio 2027 → Tutte le nuove certificazioni e ricertificazioni saranno emesse esclusivamente in base allo standard SA8000:2026.
  • 31 dicembre 2028 → Tutte le organizzazioni ancora certificate dovranno aver completato il passaggio a SA8000:2026 per continuare a far parte del sistema.

Frecce cronologiche che mostrano le finestre di disponibilità della certificazione SA8000:2014 e SA8000:2026

Fonte ufficiale: Social Accountability International – SA8000® Certification Program Transition Timeline

Le principali novità di SA8000:2026

Il nuovo standard non modifica i 9 principi fondamentali (lavoro minorile, lavoro forzato, salute e sicurezza, libertà di associazione, non discriminazione, pratiche disciplinari, orario di lavoro, retribuzione e sistema di gestione), ma cambia come vengono applicati e verificati.

Ecco i punti di svolta:

  1. Scoring Methodology
    Addio al modello pass/fail: ora la valutazione sarà a punteggio, permettendo di misurare i livelli di maturità dei processi e promuovere il miglioramento continuo.
  2. Context-Based Auditing
    Gli audit terranno conto del contesto operativo (Paese, mercato del lavoro, rischi locali), per valutazioni più realistiche e mirate.
  3. Autovalutazione obbligatoria
    Le aziende devono effettuare self-assessment regolari e documentati, prima degli audit esterni.
  4. Approccio risk-based
    Richiesta una gestione del rischio più strutturata e documentata, con focus su lavoro forzato, straordinari eccessivi, libertà di associazione.
  5. Coinvolgimento degli stakeholder
    La partecipazione di lavoratori, sindacati e altri attori diventa un requisito obbligatorio degli audit.
  6. Formazione per ruolo
    I programmi formativi non saranno più generici: contenuti differenziati per HR, manager, team di compliance e lavoratori.
  7. Focus sull’efficacia del sistema
    Sarà necessario dimostrare risultati concreti (es. funzionamento reale del meccanismo di reclamo, risoluzione tempestiva dei casi, riduzione incidenti).

Come prepararsi alla SA8000:2026

La transizione al nuovo standard non si riduce a un semplice aggiornamento documentale: richiede un vero e proprio lavoro di riorganizzazione interna. Il primo passo è svolgere una gap analysis accurata, per capire dove l’azienda si trova oggi rispetto ai nuovi requisiti. Da qui diventa fondamentale ripensare gli audit interni, adattandoli al modello a punteggio previsto dalla norma, e aggiornare i processi di gestione del rischio, che dovranno essere documentati e focalizzati sugli aspetti sociali e sui diritti umani.

Un altro elemento chiave sarà il coinvolgimento dei lavoratori: i sistemi di reclamo e di ascolto dovranno funzionare davvero e ispirare fiducia, non solo esistere sulla carta. Anche la formazione cambierà volto, diventando mirata e differenziata in base ai ruoli, affinché ogni persona sappia esattamente quale contributo porta alla conformità.

Infine, sarà essenziale garantire che la leadership aziendale supporti il cambiamento, dedicando risorse e tempo alla transizione. Solo così la conformità non verrà percepita come un obbligo, ma come un’opportunità di crescita e di rafforzamento culturale per tutta l’organizzazione.

Il nostro supporto per la transizione alla SA8000:2026

La transizione verso SA8000:2026 non è solo un adempimento, ma un’occasione per rafforzare cultura aziendale e pratiche quotidiane. È un percorso che richiede tempo, ascolto e la capacità di tradurre i requisiti dello standard in azioni concrete. In questo cammino, UOMOeAMBIENTE affianca le imprese con competenze tecniche e sensibilità verso i temi sociali, aiutandole a trasformare l’obbligo di conformità in un’opportunità di crescita condivisa.

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