Da dicembre 2025 entra in vigore una delle normative europee più importanti degli ultimi anni: l’EUDR – European Union Deforestation Regulation.
Un regolamento che non riguarda solo i governi o le ONG, ma che avrà un impatto diretto su aziende grandi e piccole, sui commercianti e persino sui consumatori.

Perché? Perché il nostro modo di produrre e commerciare materie prime è ancora legato, troppo spesso, a pratiche che contribuiscono alla deforestazione. Secondo le Nazioni Unite, il consumo europeo è responsabile di circa il 10% della deforestazione globale. Solo nel 2024, a livello mondiale, sono andati persi 6,7 milioni di ettari di foreste primarie tropicali.

L’EUDR nasce da questa urgenza: proteggere le foreste, rendere le filiere più trasparenti e garantire che i prodotti venduti nell’UE siano realmente a deforestazione zero.

Cos’è l’EUDR (European Union Deforestation Regulation)

Il Regolamento (UE) 2023/1115, noto appunto come EUDR, stabilisce regole precise per l’immissione, la messa a disposizione sul mercato dell’Unione e l’esportazione di determinati prodotti.
Si tratta di beni che contengono, o che sono stati nutriti o fabbricati usando, alcune materie prime ad alto rischio:

  • bovini,
  • cacao,
  • caffè,
  • gomma naturale,
  • legno,
  • palma da olio,
  • soia.

Non solo: l’EUDR si applica anche a centinaia di prodotti derivati, elencati nell’Allegato I del Regolamento (UE) 2023/1115.

Perché nasce l’EUDR?

Il consumo europeo contribuisce a circa il 10% della deforestazione globale, soprattutto attraverso materie prime come soia, cacao, caffè e olio di palma.

I dati sono allarmanti:

  • Nel 2024, il mondo ha perso 6,7 milioni di ettari di foreste primarie tropicali – un’area grande quasi quanto il Panama.
  • Dal 2001 al 2024, la perdita totale di copertura arborea ha raggiunto i 517 milioni di ettari, pari al 13% delle foreste mondiali.

L’EUDR vuole rispondere a questa emergenza, rendendo più trasparenti e tracciabili le catene di fornitura.

I soggetti coinvolti dall'EUDR

I soggetti coinvolti nell’EUDR sono principalmente tre. L’operatore è la persona fisica o giuridica che, nell’ambito di un’attività commerciale, immette i prodotti interessati sul mercato europeo oppure li esporta. Il commerciante è la persona che, pur non essendo operatore, mette a disposizione i prodotti lungo la catena di approvvigionamento, quindi li commercializza senza essere colui che li ha importati o esportati.  

Infine, il mandatario è una persona fisica o giuridica stabilita nell’Unione Europea che riceve un mandato scritto dall’operatore o dal commerciante e agisce in loro nome per specifici compiti legati agli obblighi previsti dal regolamento EUDR. 

Cosa cambia per le aziende?

Per continuare a immettere questi prodotti sul mercato europeo, le imprese dovranno rispettare una rigorosa due diligence in tre fasi:

  1. Raccolta delle informazioni: mappare l’intera supply chain, includendo le coordinate geografiche dei terreni di produzione.
  2. Valutazione del rischio: analizzare eventuali legami con deforestazione o illegalità.
  3. Mitigazione e conformità: adottare misure correttive e presentare una dichiarazione elettronica di conformità.

Tempistiche di applicazione

L’entrata in vigore dell’EUDR è stata posticipata di un anno rispetto alla scadenza iniziale:

  • 30 dicembre 2025 → grandi e medie imprese
  • 30 giugno 2026 → anche PMI

Il Regolamento non si applica ai prodotti interessati la cui produzione sia avvenuta prima del 29 giugno 2023. 

Opportunità e criticità

Se da un lato le aziende vedono nell’EUDR una sfida complessa, dall’altro apre spazi di innovazione e competitività:

  • Rafforzare la resilienza delle supply chain
  • Migliorare la reputazione verso consumatori e investitori
  • Utilizzare tecnologie di tracciabilità (satelliti, blockchain, AI) già sperimentate da diverse piattaforme internazionali.

Conclusione: dalla sfida all’opportunità

L’EUDR rappresenta una sfida importante per tutte le imprese coinvolte, poiché richiede maggiore trasparenza e controlli accurati lungo la catena di fornitura. Allo stesso tempo è anche un’opportunità: le aziende che si adegueranno per tempo potranno dimostrare il proprio impegno concreto verso la sostenibilità, rafforzando la fiducia dei clienti e degli stakeholder. 

Vuoi capire se la tua azienda è coinvolta e come allinearti il prima possibile?

UOMOeAMBIENTE può supportare operatori e commercianti nel percorso di conformità all’EUDR, offrendo consulenza tecnica, strumenti per la tracciabilità, formazione dedicata e assistenza nella predisposizione della dichiarazione di dovuta diligenza. In questo modo accompagniamo i nostri clienti non solo nel rispetto delle regole, ma anche nella valorizzazione della sostenibilità come leva strategica di crescita.