Il passaggio verso una società  fondata su sistemi tecnologici e produttivi più sostenibili diventa ogni giorno una necessità  sempre più pressante. Problemi ambientali, come la perdita di biodiversità , l'acqua, l'aria e l'inquinamento del suolo, l'esaurimento delle risorse e lo sfruttamento eccessivo dei terreni stanno mettendo sempre più a rischio la vita dell'umanità  su questo pianeta. Per affrontare questa complessa problematica connessa alla sostenibilità  è stato sviluppato il concetto di Economia Circolare e il mondo produttivo ha iniziato ad acquisire maggiore consapevolezza sul valore potenziale delle opportunità  che può generare. Il problema critico della limitatezza delle riserve di risorse, la loro disomogenea distribuzione geografica e i complessi problemi di appropriazione di questi bacini di risorse hanno pesanti ripercussioni sulla capacità  degli ecosistemi di sopportare da un lato le modalità  di estrazione e sfruttamento di queste risorse e dall'altro sulle conseguenze generali dell'attuale modello di crescita economica nell'immediato futuro.

Spreco alimentare come risorsa, il paradosso illuminato dell'economia circolare - Sanità  Informazione

Tutto questo è particolarmente rilevante nel settore dell'agro-food dato che sia i nostri attuali metodi di produzione sia i modelli di consumo alimentare appaiono del tutto insostenibili. L'inefficienza nel sistema economico alimentare porta a una perdita progressiva della produttività , consumo notevole di energia e risorse naturali, costi irrazionali derivanti dall'abitudine a buttare via il cibo, il tutto accompagnato da inquinamento crescente e aumento dell'emissione dei gas serra. Per questo motivo l'economia circolare si presenta come un'opzione critica per proporre strumenti utili a migliorare e ottimizzare la sostenibilità  all'interno del sistema alimentare. Una visione circolare implica in primo luogo la riduzione della quantità  di rifiuti generati nel sistema stesso affiancata dal riutilizzo degli alimenti, l'utilizzo di sottoprodotti e rifiuti alimentari, il riciclo dei nutrienti e i cambiamenti negli stili alimentari verso modelli più efficienti. Per fare questo è necessario che tutte le componenti del sistema svolgano un ruolo attivo ad esempio i consumatori devono sviluppare capacità  e competenze adeguate per prevenire gli sprechi ed evitare le eccedenze alimentari, per riutilizzare il cibo. Impiegare sottoprodotti e rifiuti da una parte, contenere le eccedenze alimentari e gli sprechi dall'altra vuol dire ridurre il consumo complessivo di materia e di energia nel sistema produttivo. Insomma tutto il processo si fonda su strette sinergie fra produttori e consumatori fino alla stessa gestione dei rifiuti.

I nodi del sistema

Tuttavia per fare questo è necessario che sia le infrastrutture che le tecnologie, nonchè le competenze, le pratiche e gli approcci al management e le stesse abitudini delle persone cambino profondamente. Bisogna rendersi conto però che per un consumatore oggi fare delle scelte più sostenibili non è un compito facile. Le scelte di consumo sono molto spesso orientate dal principio di convenienza e ancor oggi solo una percentuale piuttosto limitata di persone ha una piena consapevolezza dell'articolazione dell'intera catena alimentare, dei vari attori coinvolti e delle conseguenze associate alle scelte di acquisto. Un esempio di questo è la scarsa cognizione che le persone hanno del problema delle eccedenze e degli scarti alimentari. Bisogna sempre ricordare infatti che le eccedenze alimentari riguardano cibo commestibile che per le motivazioni più varie viene rimosso dalla vendita. Queste eccedenze si trasformano in spreco alimentare quando cessano di diventare commestibili. Questo significa che lo spreco è un fenomeno paradossale si verifica in tutte le fasi della catena agroalimentare, dalla fase iniziale di produzione agricola, alla produzione/trasformazione, alla vendita al dettaglio e al consumo.

Dai problemi alle soluzioni

La sostenibilità  di qualsiasi sistema alimentare è contestuale e dipende da pratiche agricole ecologicamente valide, processi produttivi dell'industria alimentare adeguati ma anche da tradizioni, abitudini e modelli culturali che interagiscono con le strategie dei supermercati o della ristorazione. L'etichettatura è di cruciale importanza per educare e aiutare i consumatori a fare scelte alimentari più consapevoli e dev'essere più trasparente e affidabile perchè consumatori ben informati prendono decisioni più salutari e più sostenibili. Altro versante critico è quello che riguarda gli sprechi alimentari. In questo ambito è necessario distinguere tra sprechi alimentari evitabili e inevitabili perchè ciò determina le modalità  di gestione, la prevenzione e i diversi sistemi di trattamento dei rifiuti, il reimpiego e il riciclo nei mangimi e nel compostaggio. Le innovazioni tecnologiche possono fornire un supporto fondamentale per rendere più efficienti i flussi produttivi agevolando l'introduzione di nuovi materiali nel sistema e escludendo quelli non sostenibili o riducendo i rifiuti al minimo. Più efficienti sistemi di raccolta e gestione dei rifiuti organici permettono poi migliori sistemi di compostaggio e riutilizzo di materia in agricoltura o il loro reimpiego per la digestione anaerobica nella produzione di biogas.

Conclusioni

Sistemi produttivi e di consumo più sostenibili richiedono l'adozione di traiettorie tecnologiche e modificazioni economiche, sociali, politiche, culturali di lungo periodo che intaccano modelli stabilizzati e consolidati. Le innovazioni profonde, spesso necessarie per orientare verso la sostenibilità  sistemi produttivi oggi insostenibili, appaiono quasi sempre come opzioni difficilmente percorribili in quanto tali nel momento in cui emergono e vengono prospettate ai decisori politici e all'opinione pubblica. Per questo motivo le innovazioni per la sostenibilità  e per la realizzazione di un'economia circolare da estendere al sistema agroalimentare hanno bisogno di vere e proprie "nicchie" sociali e tecnologiche dove l'innovazione possa essere sviluppata, implementata, testata e, sia pur lentamente, imitata e presa a modello. Queste nicchie consentono di far emergere il potenziale di queste innovazioni che potranno ampliare la loro rilevanza grazie ai meccanismi di imitazione che devono essere accuratamente studiati e progettati.