Le organizzazioni, in particolare le imprese, sono sempre più “case di vetro” esposte al giudizio degli stakeholder che vogliono conoscere il loro impegno sociale, etico ed ambientale. Trasparenza e responsabilità diventano quindi fondamentali al pari di una governance aziendale ispirata alla prevenzione dei reati e della corruzione. I consulenti di UOMOeAMBIENTE aiutano le aziende a pianificare e sviluppare un modello organizzativo di gestione e di controllo che tenga in considerazione il concetto di sostenibilità sociale.

CSR – Corporate Social Responsibility
La CSR (Corporate Social Responsibility), in italiano RSI Responsabilità Sociale d’Impresa, rappresenta uno strumento strategico per una società più competitiva, moderna e socialmente coesa.
La CSR (Corporate Social Responsibility) va oltre il rispetto delle prescrizioni di legge e individua pratiche e comportamenti di sostenibilità sociale che un’impresa adotta su base volontaria conciliando gli obiettivi economici con quelli sociali ed ambientali del territorio di riferimento e generando così valore per sé stessa e per il contesto in cui opera.
Fra i vantaggi che derivano dall’adozione della CSR possono essere menzionati la riduzione dei rischi e dei costi, la facilitazione di accesso al credito ed il miglioramento nelle relazioni con gli stakeholder (portatori d’interesse) quali i collaboratori, i fornitori, i partner, i clienti, la comunità e le istituzioni locali.
SA8000:14 Social Accountability
SA8000:14 è uno standard volontario, leader mondiale per la certificazione sociale dei luoghi di lavoro. Gli ambiti specifici di intervento di SA 8000 sono il lavoro minorile, i lavori forzati, la salute e sicurezza dei lavoratori, la libertà di associazione, la discriminazione, le misure disciplinari, l’orario di lavoro, le retribuzioni, il sistema di gestione per un’efficace attuazione della conformità allo standard stesso.
Le aziende che aderiscono alla Social Accountability si relazionano in maniera proattiva con tutti gli stakeholder di riferimento e le loro scelte strategiche discendono non solo da considerazione di business ma anche, e in modo rilevante, dall’interazione con tutti i portatori di interessi della comunità in cui operano l’azienda e la sua filiera.
Tale approccio alle relazioni ed il comportamento etico sancito dall’adesione allo standard hanno una ricaduta positiva non solo sulla reputazione dell’impresa ma anche direttamente sul suo business, poiché crea maggiore fiducia nei consumatori, maggiore sintonia ed efficienza con i fornitori, migliore posizionamento nella percezione degli investitori e degli analisti finanziari.
Coinvolgimento degli Stakeholder
UOMOeAMBIENTE esprime concretamente la propria adesione ai valori della Responsabilità Sociale (CSR Corporate Social Responsibility) mediante l’organizzazione di eventi e seminari a scopo divulgativo, al fine di favorire la conoscenza e il coinvolgimento di ogni stakeholder sulle tematiche fondamentali della sostenibilità sociale. Il coinvolgimento degli stakeholder è l’insieme delle attività intraprese da un’organizzazione per creare un dialogo con i propri portatori d’interesse allo scopo di determinare una base attendibile rispetto alle decisioni da assumere. Il coinvolgimento degli stakeholder permette così all’impresa di creare valore sostenibile in un’ottica di lungo periodo, rappresentando un impegno strategico a tutto campo sui temi fondamentali della responsabilità sociale che non può essere ridotto a iniziativi formali o dettate da mere esigenze di marketing.
Analisi e mappatura Stakeholder
L’identificazione e la mappatura degli stakeholder rappresenta una fase cruciale in una strategia di sostenibilità sociale e proprio per questo deve essere svolta a partire dagli obiettivi strategici di un’impresa al fine di identificare gli stakeholder effettivamente rilevanti.
Gli stakeholder sono identificabili in vari ambiti in cui l’impresa interagisce:
- Ambito interno (es. lavoratori, shareholder);
- Ambito esterno (es. clienti e fornitori, comunità locali e autorità pubbliche).
Le attività di identificazione e mappatura degli stakeholder possono comprendere:
- L’identificazione degli aspetti relative alle attività organizzative, determinando come questi si relazionano con le aspettative o le preoccupazioni dei propri stakeholder;
- Il rilevamento della percezione di eventuali scostamenti sta facendo (o percepisce che deve fare) e cosa gli stakeholder si aspettano che faccia;
- Individuazione di coloro che sono “titolari” della relazione con i diversi stakeholder, al fine di evidenziare le principali tematiche su cui possono esserci elementi di criticità e opportunità.
Coordinamento di Reti di Progetto
UOMOeAMBIENTE mette a disposizione di ogni impresa la propria esperienza e le proprie competenze interdisciplinari utili alla costituzione ed alla gestione di reti di progetto, nella consapevolezza che la sostenibilità sociale, andando oltre alla pur fondamentale condivisione del tema su un piano valoriale, richiede un approccio sistemico che si esplicita nel saper definire gli obiettivi chiave, nel mettere in atto le conseguenti attività ed azioni, nel misurare nel tempo il livello e l’efficacia dei risultati raggiunti, orientando così il progetto verso un percorso di miglioramento continuo.
Organizzazione di Eventi e Seminari
UOMOeAMBIENTE esprime concretamente la propria adesione ai valori della Responsabilità Sociale (CSR Corporate Social Responsibility) mediante l’organizzazione di eventi e seminari a scopo divulgativo, al fine di favorire la conoscenza e il coinvolgimento di ogni stakeholder sulle tematiche fondamentali della sostenibilità sociale.
Gli eventi ed i seminari organizzati da UOMOeAMBIENTE saranno focalizzati su argomenti quali:
- Sviluppo Sostenibile;
- Il coinvolgimento delle Imprese e delle Direzioni aziendali;
- Il rispetto dei principi di legalità;
- Il rispetto dei diritti umani;
- Il comportamento etico e la trasparenza;
- Il rispetto degli interessi degli stakeholder;
- La governance e i codici di condotta;
- La sensibilizzazione e la formazione degli stakeholder;
- La rendicontazione degli impatti sociali.
Facilitazione di Partnership e Gruppi di Lavoro
UOMOeAMBIENTE mette a disposizione le competenze specialistiche in sostenibilità sociale del suo Team al fine di facilitare la costituzione, la gestione ed il coordinamento di Partnership e di Gruppi di Lavoro specifici nell’ambito di progetti CSR (Corporate Social Responsibility).
CSR Management
Le organizzazioni di tutto il mondo, e i rispettivi stakeholder (portatori d’interesse), stanno acquisendo sempre maggior consapevolezza della necessità e dei vantaggi di adottare un comportamento socialmente responsabile. L’obiettivo della CSR (Corporate Social Responsibility) è contribuire allo sviluppo sostenibile.
Le prestazioni di un’organizzazione, in relazione alla società in cui opera e al suo impatto sull’ambiente, sono diventate una componente critica della misurazione delle sue prestazioni complessive e della sua capacità di continuare ad operare efficacemente.
La percezione e la realtà delle prestazioni di un’organizzazione in materia di responsabilità sociale possono influenzare, tra l’altro:
- Il suo vantaggio competitivo;
- La sua reputazione;
- La sua capacità di attirare e mantenere lavoratori, investitori, clienti;
- Il mantenimento di motivazione, impegno e produttività dei dipendenti;
- Il punto di vista di investitori, sponsor e della comunità finanziaria;
- La sua relazione con le aziende, le autorità pubbliche, i mass media, i fornitori, i clienti e l’intera comunità in cui opera.
Piani Strategici e Operativi
L’efficacia dei progetti di CSR (Corporate Social Responsibility) non può prescindere dalla corretta definizione di piani strategici e operativi che possano condurre l’impresa verso il concreto miglioramento delle proprie prestazioni sociali.
L’implementazione di piani strategici e operativi consente all’impresa di orientare il proprio impegno verso la sostenibilità sociale, facilitando i percorsi di attuazione e le azioni che ne scaturiscono secondo i criteri di fattibilità, tempo, risorse coinvolte e modalità di monitoraggio e misurazione.
UOMOeAMBIENTE, grazie alle proprie competenze specialistiche ed interdisciplinari nell’ambito della sostenibilità sociale aziendale, è in grado di supportare ogni impresa nella definizione, nella gestione e nel monitoraggio di piani strategici e operativi con l’individuazione di azioni, tenendo conto:
- degli impatti in termini di rilevanza, valore strategico, benefici per l’organizzazione e gli stakeholder;
- delle risorse che devono essere messe in campo per l’attuazione;
- delle tempistiche, al fine di garantire il rispetto delle scadenze prestabilite;
- delle necessarie verifiche in itinere per monitorare che le azioni stiano seguendo il percorso desiderato.
Piani di Comunicazione
La comunicazione ha un ruolo fondamentale nell’ambito di ogni progetto CSR (Corporate Social Responsibility) per garantirne la giusta visibilità e la capacità di tendere verso gli obiettivi prefissati. In ogni processo d’integrazione della responsabilità sociale in ambito aziendale, la comunicazione svolge un ruolo cruciale ai fini della sensibilizzazione e della formazione. Grazie una efficace comunicazione si accresce la consapevolezza, sia all’interno che all’esterno, sulle strategie e sugli obiettivi che l’impresa si assume in riferimento alla responsabilità sociale.
UOMOeAMBIENTE, grazie alle proprie competenze specialistiche e interdisciplinari, è in grado di aiutare ogni impresa nella definizione di piani di comunicazioni efficaci che comprendono l’implementazione di strumenti quali:
- Mailing list, newsletter e comunicazioni d’impresa;
- Organizzazione di eventi per promuovere le iniziative intraprese;
- Meeting e incontri con gli stakeholder;
- Informazioni riportate sul sito/blog aziendale;
- Informazioni diffuse tramite social network.
CSR Procurement & Supply Chain
Ogni organizzazione che intende prestare attenzione alla sostenibilità sociale non può prescindere da una conoscenza approfondita della propria filiera di approvvigionamento.
Ciò è giustificato dal fatto che se un’azienda non è generalmente responsabile del comportamento dei propri fornitori, è sempre responsabile delle proprie scelte d’acquisto. Da questo deriva che scelte ”sbagliate” possono ripercuotersi contro l’azienda stessa: scegliere un fornitore senza averne valutato correttamente le prestazioni sociali e ambientali è un rischio d’impresa , reputazionale e operativo.
Per prevenire questi rischi, UOMOeAMBIENTE mette a disposizione dei clienti la propria esperienza nell’ambito di attività quali:
- Mappatura della filiera e valutazione dei fornitori;
- Analisi del contesto (caratteristiche del settore di riferimento e/o di una particolare area geografica, trend economici, sociali, demografici; identificazione delle problematiche sociali ed ambientali di settore/area geografica; identificazione di eventuali organizzazioni operanti nel settore/area geografica);
- Individuazione e implementazione degli strumenti di governance che comprendono anche le modalità di condivisione con la catena di fornitura di valori, obiettivi, procedure, e gli strumenti di misurazione delle prestazioni.
CSR Marketing & Brand Reputation
Stando ai dati raccolti nell’ambito di recenti sondaggi in relazione alla CSR (Corporate Social Responsibility) emergono elementi di valutazione molto significativi:
- Più dell’80% dei consumatori intervistati ritiene che la responsabilità sociale sia un elemento molto importante all’interno di un’impresa;
- Più del 60% ha dichiarato la propria preferenza prodotto di un’azienda socialmente impegnata rispetto ad un prodotto analogo;
- Più del 70% dei consumatori considera giusto che l’adozione della CSR da parte di un’impresa sia accompagnato da un ritorno economico;
- Addirittura, più del 50% della parte più giovane del campione (sotto ai 34 anni) si dichiara disposta ad una riduzione di stipendio pur di lavorare per una azienda socialmente responsabile.
Di fronte all’emergere di scenario, risulta evidente che ”marketing sociale” e lo sviluppo di un senso etico costituiscono sempre più elementi fondamentali nella valorizzazione di un brand.
Risulta evidente, dunque, che la percezione da parte del consumatore di un marchio non si basi più, soltanto, sulla qualità dei suoi prodotti o dei suoi servizi, sull’insistenza e l’efficacia della comunicazione pubblicitaria, ma anche sull’atteggiamento etico e di responsabilità dell’azienda, sul suo interesse ed il suo rapporto con tutti gli stakeholder. Un impegno che non si limita a reclamizzare i propri prodotti in modo chiaro e trasparente, ma richiede alle aziende di prendere una posizione rispetto alle tematiche sociali, dimostrando concretamente la propria attenzione verso la CSR (Corporate Social Responsibility) e la sostenibilità sociale.
Corporate Cultural Responsibility
La cultura è il tema trasversale ai 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 adottata dall’ONU come ”Agenda Universale” per un mondo migliore, individuando un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità e perseguendo il rafforzamento della pace universale e della libertà.
La cultura rappresenta infatti la sintesi perfetta di conoscenza, sviluppo intellettuale, integrazione, partnership, tutela, salvaguardia e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale.
UOMOeAMBIENTE ritiene in particolare che l’Italia, con il suo immenso patrimonio e l’attaccamento ”culturale” delle comunità locali alla propria storia, possa rappresentare un laboratorio unico per sperimentare nuove politiche di sostenibilità sociale all’insegna del fattore cultura, un contesto in cui riscrivere un nuovo rapporto fra cultura e impresa, includendo la ”responsabilità culturale” nella strategia di sostenibilità sociale dell’azienda da intendersi come individuazione di misure espressive dell’impegno d’impresa nella tutela, valorizzazione e fruibilità dei beni culturali, ”restituendo” al territorio parte del valore che è stato generato grazie alle risorse locali.
Bilanci di Sostenibilità
Uno dei principi fondanti della CSR (Corporate Social Responsibility) è sicuramente rappresentato dal concetto di ”social accountability”, ossia la responsabilità d’impresa di ”rendere conto dei propri impatti sulla società, sull’economia e sull’ambiente”.
La stesura di un bilancio di sostenibilità sociale rappresenta lo strumento per antonomasia per soddisfare questa esigenza di rendicontazione in quanto consente di fornire informazioni ad interventi regolari, ed in quanto tali, comparabili nel tempo.
Il bilancio di sostenibilità include i seguenti elementi essenziali:
- Identificazione dei temi fondamentali e degli aspetti specifici di responsabilità sociale, anche di concerto con gli stakeholder;
- Illustrazione della policy e degli obiettivi per ciascun tema/aspetto specifico, ricollegati a indicatori e valori obiettivo;
- Rendicontazione delle attività svolte, finalizzate all’implementazione delle suddette policy e al raggiungimento degli obiettivi;
- Rendicontazione dei risultati raggiunti (sia positivi che negativi) tramite indicatori quantitativi o qualitativi.
Modello Organizzativo e di Gestione 231
Il D. Lgs. 231/01 ha introdotto la “responsabilità amministrativa” degli enti dotati di personalità giuridica e no profit (es. associazioni, fondazioni, comitati, ecc.) che di fatto costituisce una vera e propria responsabilità penale in quanto affianca alla responsabilità personale dell’autore del reato anche un’autonoma responsabilità dell’ente in conseguenza della commissione da parte di un dipendente di un reato (ricompreso tra quelli specificamente indicati nel decreto medesimo, i c.d. “reati presupposto“). Da ciò possono derivare procedimenti penali, misure cautelari e sanzioni pecuniarie e/o interdittive (es. sequestro, confisca, chiusura dell’impresa, interdizione dalla contrattazione con la P.A., sospensione o revoca di licenze, esclusioni da agevolazioni, da bandi e finanziamenti) che potenzialmente espongono l’ente a gravissime conseguenze in termini di operatività e di reputazione.
Il legislatore, in ogni modo, ha espressamente previsto la possibilità per l’ente di andare esente dalla predetta responsabilità nella sola ipotesi “esimente” in cui questi si sia dotato di un MOG 231 Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo 231 (nonché di un Organismo di Vigilanza) e qualora il predetto modello risulti efficacemente attuato, costantemente verificato e aggiornato quando necessario.
Mappatura Rischi e predisposizione MOG 231
La fase iniziale nel percorso di definizione del modello di organizzazione gestione e controllo MOG 231 Modello Organizzativo 231 è la mappatura dei rischi correlati ai “reati presupposto” in relazione ai singoli processi attraverso lo studio dei documenti rilevanti dell’ente (statuto, atto costitutivo, organigramma, regolamenti interni, procedure afferenti al sistema di gestione ambientale, ecc.) e lo svolgimento di interviste al personale per approfondire la conoscenza dell’organizzazione, dei flussi operativi e dei controlli già in atto. Questo approccio consente di sviluppare MOG 231 effettivamente idonei a rispondere alle specifiche esigenze in accordo alle caratteristiche ed alle dinamiche che variano da ente ad ente.
L’adozione di un modello organizzativo di gestione e controllo MOG 231 non è obbligatoria sebbene garantisca notevoli vantaggi quali:
- ridurre il rischio di commissione di reati da parte dei dipendenti;
- poter usufruire di esenzioni di responsabilità penale o, quantomeno, in caso di condanna, poter godere di un trattamento sanzionatorio più mite;
- rafforzare la reputazione dell’ente sul mercato;
- incrementare il proprio ”rating di legalità” in tema di anticorruzione (D. L. 1/2012);
- migliorare la governance evitando di incorrere nella violazione dei doveri di adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile in conformità alle previsioni civilistiche;
- favorire l’interattività dei sistemi attivi (es. ISO 9001, ISO 37001, ISO 14001 e ISO 45001).
Incarichi nell'ambito di Organismi di Vigilanza 231
L’autonomia, l’indipendenza, la professionalità e la continuità d’azione sono i principali attributi che devono caratterizzare un OdV Organismo di Vigilanza a cui, nell’ambito della gestione di un modello organizzativo di gestione e controllo MOG 231, compete:
- proporre gli aggiornamenti del MOG 231 a seguito, ad esempio, di mutamenti nell’organizzazione o nell’attività dell’ente o di modifiche al quadro normativo di riferimento;
- controllare l’osservanza del MOG 231 da parte dei destinatari;
- segnalare eventuali deficienze del MOG 231;
- gestire la diffusione della conoscenza e della comprensione del MOG 231 da parte dei relativi destinatari;
- gestire e dare seguito alle informazioni ricevute sul funzionamento del MOG 231.
L’OdV può essere formato da membri interni e/o esterni (privilegiando figure con elevata attitudine al controllo, dotate della necessaria professionalità ed esperienza) e ha libero accesso a tutte le funzioni dell’ente se ha la necessità di ottenere informazioni necessarie per lo svolgimento dei compiti previsti dal Decreto 231/01.
ISO 37001:16 Sistema di Gestione per la Prevenzione della Corruzione
La norma è applicabile a qualsiasi tipologia di organizzazione pubblica o privata, di qualsiasi settore e dimensione, manifatturiera o di servizi.
La UNI ISO 37001:16 rappresenta il più importante standard riconosciuto a livello mondiale come riferimento aziendale proattivo nella prevenzione e nel contrasto alla corruzione sulla base di una cultura ispirata ad integrità, trasparenza e conformità. La struttura di alto livello a cui è ispirata la norma, la rende di facile integrazione con gli eventuali altri modelli organizzativi di gestione e controllo già attuati in azienda (es. ISO 9001, ISO 14001, ISO 45001, MOG D. Lgs. 231/01) andando oltre al mero rispetto dei requisiti minimi legali per perseguire il miglioramento continuo e garantire la conformità legislativa.
La norma consente di attuare un sistema di gestione per la prevenzione della corruzione ABMS e consente la possibilità di sottoporre lo stesso alla certificazione da parte di un organismo terzo indipendente che ne attesti l’efficacia. In molti Paesi e, soprattutto, in alcuni settori, la corruzione rappresenta un fenomeno assai diffuso che può incidere negativamente sulla continuità dell’attività d’impresa in primis in termini reputazionali, economici e commerciali. Essa minaccia lo sviluppo, distorce la concorrenza, erode la giustizia, sottovaluta i diritti umani, aumenta i costi degli affari, introduce elementi di incertezza nelle transazioni commerciali, eleva il costo di beni e servizi, diminuisce la qualità di beni e servizi.
L’applicazione della norma permette di:
- Prevenire, individuare e gestire situazioni di corruzione (attiva o passiva) da parte dell’impresa stessa e del suo personale promuovendo misure e controlli e fornendo una guida di supporto per la relativa applicazione;
- Migliorare la reputazione aziendale dimostrando che l’organizzazione agisce con l’intento di limitare i rischi di frode e corruzione;
- Rispondere alle crescenti esigenze di elevati standard di etica, innovazione, legalità e sostenibilità del business richiesti dal mercato;
- Mitigare il rischio di applicazione di provvedimenti sanzionatori;
- Ottenere un vantaggio competitivo nell’ambito di gare d’appalto o in bandi per ottenere contributi pubblici dimostrando il possesso del requisito di cui all’art. 3 comma 2 del Regolamento attuativo del Rating di Legalità e maggiorando il punteggio.
Aree di intervento

Certificazione della parità di genere | UNI/PdR 125:2022
L’obiettivo della parità di genere, assunto a livello istituzionale anche in riferimento al Goal 5 dell’Agenda ONU 2030, richiede interventi radicali per superare gli stereotipi di genere in riferimento al contesto lavorativo e per scardinare le fonti di...

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"I libri sull’imprenditoria, e più in generale la letteratura aziendale, sono un must per quei professionisti di successo – o aspiranti tali – che vogliono arricchire le proprie skills in materia di business management, human resources e non solo. Ma ammettiamolo: non...

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La multifunzionalità e il costo relativamente basso della plastica ne fanno un materiale onnipresente nella vita quotidiana. Anche se la plastica svolge un ruolo utile nell’economia e trova applicazioni essenziali in molti settori, il suo uso sempre più diffuso in...

CHO: quali sono i requisiti e come si diventa Chief Happiness Officer, futuro delle organizzazioni positive
CHO, il manager della felicità. Scordatevi il vetusto approccio delle Risorse Umane focalizzato sull’headhunting, ovvero sulla caccia ai talenti più brillanti, reo di trascurare il benessere di quelle stesse risorse di successo “sedotte e abbandonate”. Il futuro delle...