Ogni buon imprenditore sa che la crescita è il motore e il cuore pulsante di un'attività : innovare e rispondere ai bisogni del mercato con un'effettiva proposta di valore è il punto fermo, la rotta da mantenere per essere ogni giorno più competitivi sul mercato. Facile a dirsi, ma a farsi? Cosa significa davvero "fare innovazione" e come trasporre un concetto così nobile nella quotidianità  del proprio lavoro?  

Che cos'è l'innovazione? 

Secondo il famoso Manuale di Oslo, pubblicato nel 1992 e contenente le linee guida per la raccolta e l'interpretazione dei dati sull'innovazione, "Un'innovazione è l'implementazione di un prodotto (sia esso un bene o servizio) o di un processo, nuovo o considerevolmente migliorato, di un nuovo metodo di marketing, o di un nuovo metodo organizzativo con riferimento alle pratiche commerciali, al luogo di lavoro o alle relazioni esterne".
Nel concreto, possiamo considerare come "nuovo" o "innovativo" qualsiasi bene o servizio che risponda a due requisiti:
- venga accolto e introdotto a tutti gli effetti sul mercato, superando quindi le fasi di progettazione e prototipazione;
- generi un effettivo miglioramento da parte di chi ne usufruisce, rispondendo in tutto e per tutto alle esigenze di partenza.

Dalla teoria alla pratica: che cosa significa davvero fare innovazione in azienda?

 

Tipologie di innovazioni

Quando si pensa alla parola innovazione, la prima associazione che viene in mente è sicuramente legata alle grandi invenzioni del passato, dalla lampadina alle prime macchine da scrivere, fino alle tecnologie più recenti come smartphone, tablet e assistenti vocali. Se è vero che quella di prodotto è la forma di innovazione più visibile e maggiormente radicata nell'immaginario collettivo, è anche vero che nuovi prodotti e servizi non sono le uniche forme di innovazione esistenti. Sono tantissimi gli autori che a tale scopo hanno provato a creare delle classificazioni per inquadrare i fenomeni innovativi.

Tra le tante, la classificazione più famosa è quella proposta dall'economista austriaco Schumpeter già  nel lontano 1934, che identifica quattro diverse categorie: innovazioni di prodotto, di processo, organizzative e di marketing.

Le innovazioni di processo - intese come miglioramenti dei processi produttivi - pur non essendo visibili come quelle di prodotto possono essere tra le fonti di vantaggio competitivo più importanti per un'impresa. Basti pensare a come l'introduzione della catena di montaggio abbia rivoluzionato il settore industriale nell'800 o a come, in tempi più recenti, i social media abbiano cambiato radicalmente il modo in cui le imprese comunicano e vendono i propri prodotti e servizi. Le innovazioni organizzative, invece, abbracciano tutti quei cambiamenti della struttura organizzativa dell'impresa con l'obiettivo di migliorarne la gestione, mentre quelle di marketing riguardano l'ingresso in nuovi mercati o l'apertura verso nuovi settori merceologici.

Chiamarsi innovatori, e ambirlo ad esserlo ogni giorno, significa:

Coinvolgere tutti i comparti aziendali

Se è vero che il management è al timone di un progetto di innovazione, tenendo lontane eventuali resistenze al cambiamento, è altresì necessario che tutto il board venga messo nelle condizioni di essere confidente, accogliere e abbracciare con le dovute consapevolezze tutte le fasi del processo.

Collaborare con attori esterni all'azienda

Oggigiorno sono poche le imprese di successo che fanno innovazione esclusivamente all'interno dei propri centri di ricerca e sviluppo. Le aziende che si innovano lo fanno accogliendo idee, confronti e collaborazioni con un nutrito network di contatti, volgendo lo sguardo al di fuori delle mura aziendali. Università , centri di ricerca e startup diventano così fucine in cui vengono forgiate idee, sviluppati nuovi prodotti e generate nuove fonti di ricavo. È qui che la strategia e la visione dell'imprenditore incontrano l'evoluta conoscenza di esperti professionisti capaci di mettere in terra le idee dandogli la giusta forma.

Alimentare ogni giorno nuove idee e realizzarle

È proprio in queste fucine che le idee continuano ogni giorno ad alimentarsi e, soprattutto, ad essere sperimentate, realizzate e testate sul mercato in tempi rapidi, garantendo possibilità  di rimaneggiamento e perfezionamento.

Fare sempre attenzione agli effettivi bisogni del proprio target 

Non c'è innovazione che possa considerarsi tale se non viene generata da un effettivo bisogno. Oggi più che mai, manager e imprenditori hanno il dovere di ascoltare e comprendere le necessità  dei loro clienti, rimodellando l'offerta e adattandola ogni giorno di più alle richieste. Richard Branson, fondatore del Virgin Group, ci ricorda infatti: "Fai innovazione solo quando migliori la vita delle tue persone con il tuo prodotto o servizio".

Per maggiori informazioni: Area commerciale & Incentivi - 800.035.442