Gino Casi, Auditor Sistemi di Gestione

Nato ad Arezzo nel ‘68 Gino Casi vive ora in Val di Chiana, paese d'origine di sua moglie. Si laurea in scienze biologiche all'Università  degli studi di Firenze e successivamente, dopo un anno di internato e un altro di praticantato, supera l'Esame di Stato per diventare biologo molecolare iniziando a lavorare presso l'ARPAT, l'Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana. Durante gli studi non è certo rimasto con le mani in mano: ha lavorato come raccoglitore di frutta, bagnino («avevo anche il brevetto da assistente bagnante») e steward nelle discoteche («lavavo i bicchieri, strappavo i biglietti all'ingresso, consegnavo i volantini fuori dai locali... mi davo da fare insomma»). Gino Casi è uno storico membro di UOMOeAMBIENTE ma anche «un uomo dell'ambiente»: oltre ad occuparsi di sicurezza ambientale - depurazioni acque reflue, monitoraggio fiumi e acque correnti, biomonitoraggio della qualità  dell'aria e attività  correlate - ama trascorrere il suo tempo libero nei boschi e sul lago pescando con "Reby2", la sua barca.

Come sei arrivato in UOMOeAMBIENTE?

«Escluso Dario Demichelis - e naturalmente Mario Burrascano, insieme a Nunzia Giunta - sono la figura lavorativamente più anziana all'interno del team di UOMOeAMBIENTE. Sono un libero professionista ma la nostra collaborazione continua ininterrottamente dal 2013. Anzi, in un certo senso anche da prima: ho conosciuto Mario negli anni 2000 nel corso di alcuni audit condotti presso alcune aziende nella mia zona, ad Arezzo. Lui era (ed è tuttora!) un auditor certificato, io mi trovavo "dall'altra parte" in veste di consulente. Questo è stato il nostro primo approccio. Tempo dopo, sempre in veste di consulente, stavo lavorando per conto di una società  di servizi delle associazioni di categoria quando Mario mi ha lanciato una proposta: aderire al progetto UOMOeAMBIENTE, società  di management consulting e formazione orientata al progresso sostenibile. All'epoca non esisteva ancora la sede di via Angrogna e neppure quella di via Cristalliera, UOMOeAMBIENTE era un progetto embrionale. Mi sono piaciuti molto il suo modo di lavorare e il suo approccio alla sostenibilità , in più c'erano delle commesse interessanti da gestire, così mi sono lanciato in questa avventura... e sono rimasto, diventando io stesso un auditor certificato».

Qual è il tuo ruolo nel team di UOMOeAMBIENTE?

«Varie ed eventuali, non mi annoio (ride, ndr). Mi occupo prevalentemente di fornire assistenza consulenziale per l'implementazione di sistemi di gestione: che si tratti di un'implementazione ex-novo - produrre una serie di documenti, mappare processi e procedure aziendali... - o di assistenza post-certificazione - supporto continuo per il mantenimento della stessa - la mia figura accompagna le organizzazioni durante e dopo l'intero percorso certificativo. Insieme ad Elisa Gagliardi, project manager per la sostenibilità , mi occupo in particolare di analizzare la conformità  legislativa in materia ambientale dei nostri clienti (e della stessa UOMOeAMBIENTE): rifiuti, emissioni CO2, scarichi idrici, supporto all'adeguamento in caso di emanazione di nuove leggi e non solo. Sono molto attivo anche sul fronte della formazione e accreditamento: sono tra le figure che ha seguito le procedure di accreditamento di UOMOeAMBIENTE presso la Regione Piemonte e la Regione Valle d'Aosta. Questa attività  è simile a quella che svolgo per i sistemi di gestione ma, ovviamente, è focalizzata sull'ambito formativo. Mi assicuro che l'azienda rispetti e mantenga i requisiti organizzativi e strutturali richiesti dall'ente accreditatore».

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Qual è il progetto realizzato con UOMOeAMBIENTE che ti ha dato maggiore soddisfazione?

«Mi sono piaciute le commesse in ambito ferroviario con clienti del calibro di Ansaldo, ora confluita nel gruppo Hitachi. Sulla base di un capitolato d'appalto ho contribuito ad implementare un sistema di gestione ambientale per tutte quelle imprese che vi hanno partecipato, conducendo inoltre un'attività  ispettiva e di controllo. Ho dovuto destreggiarmi tra i capifila dell'Ansaldo e la direzione dei lavori, Italferr, entrambi attori molto esigenti. Da lì è nato un rapporto di fiducia di cui vado orgoglioso. Anche la commessa di Fata Logistic Systems S.p.A. (ora Leonardo Logistics S.p.A., uno dei principali operatori logistici italiani nel settore dell'aerospazio, difesa e sicurezza) mi ha dato parecchie soddisfazioni: ho avuto modo di vedere dall'interno una realtà  interessantissima, visitare stabilimenti futuristici. Poi ci sono il Gruppo Editoriale GEDI, AAA (Advanced Accelerator Applications), Italpollina... ho avuto modo di seguire diversi lavori interessanti. Conoscere nuove realtà , nuovi metodi operativi, entrare in contatto con i settori più vari: è questo il bello del mio lavoro, il motore che mi spinge a farlo con passione e professionalità ».

In quale dei valori di UOMOeAMBIENTE ti rispecchi maggiormente?

«La cooperazione, pur essendo un "battitore libero" riconosco in ciascuno dei colleghi con cui mi sono interfacciato una grande attitudine a lavorare in team. Poi c'è la professionalità . Da buon toscano, schietto e diretto, lo dico senza giri di parole: non facciamo lavori "per il gusto di farli" e fatturarli, mettiamo passione, precisione e competenza nel nostro lavoro».