Incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un'occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti. Il Goal 8 dell'Agenda ONU

L'ottavo Goal dell'Agenda ONU vuole incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, in grado di fornire un'occupazione piena e produttiva e un lavoro dignitoso per tutti. Questo obiettivo tratta in maniera congiunta i temi dello sviluppo economico e del lavoro e presenta punti di contatto significativi con molti altri Goal di sviluppo sostenibile.

La tematica del lavoro viene affrontata con l'obiettivo di assicurare la piena occupazione e un lavoro dignitoso per tutti, comprese le categorie a più elevato rischio di esclusione (giovani, donne, persone con disabilità , migranti), assicurando equità  nelle retribuzioni, migliorando le condizioni di sicurezza sui luoghi di lavoro ed eliminando ogni forma di sfruttamento del lavoro.

Goal 1, Goal 2, Goal 3, Goal 4, Goal 5, Goal 6, Goal 7, Goal 8, Goal 9, Goal 10, Goal 11, Goal 12, Goal 13, Goal 14, Goal 15, Goal 15 | Agenda 2030 ONU

8.1 Sostenere la crescita economica pro-capite a seconda delle circostanze nazionali e, in particolare, almeno il 7 per cento di crescita annua del prodotto interno lordo nei paesi meno sviluppati

8.2 Raggiungere livelli più elevati di produttività  economica attraverso la diversificazione, l'aggiornamento tecnologico e l'innovazione, anche attraverso un focus su settori ad alto valore aggiunto e settori ad alta intensità  di manodopera

8.3 Promuovere politiche orientate allo sviluppo che supportino le attività  produttive, la creazione di lavoro dignitoso, l'imprenditorialità , la creatività  e l'innovazione, e favorire la formalizzazione e la crescita delle micro, piccole e medie imprese, anche attraverso l'accesso ai servizi finanziari

8.4 Migliorare progressivamente, fino al 2030, l'efficienza delle risorse globali nel consumo e nella produzione nel tentativo di scindere la crescita economica dal degrado ambientale, in conformità  con il quadro decennale di programmi sul consumo e la produzione sostenibili, con i paesi sviluppati che prendono l'iniziativa

8.5 Entro il 2030, raggiungere la piena e produttiva occupazione e un lavoro dignitoso per tutte le donne e gli uomini, anche per i giovani e le persone con disabilità , e la parità  di retribuzione per lavoro di pari valore

8.6 Entro il 2020, ridurre sostanzialmente la percentuale di giovani disoccupati che non seguano un corso di studi o che non seguano corsi di formazione

8.7 Adottare misure immediate ed efficaci per eliminare il lavoro forzato, porre fine alla schiavitù moderna e al traffico di esseri umani e assicurare la proibizione e l'eliminazione delle peggiori forme di lavoro minorile, incluso il reclutamento e l'impiego di bambini-soldato, e, entro il 2025, porre fine al lavoro minorile in tutte le sue forme

8.8 Proteggere i diritti del lavoro e promuovere un ambiente di lavoro sicuro e protetto per tutti i lavoratori, compresi i lavoratori migranti, in particolare le donne migranti, e quelli in lavoro precario

8.9 Entro il 2030, elaborare e attuare politiche volte a promuovere il turismo sostenibile, che crei posti di lavoro e promuova la cultura e i prodotti locali

8.10 Rafforzare la capacità  delle istituzioni finanziarie nazionali per incoraggiare e ampliare l'accesso ai servizi bancari, assicurativi e finanziari per tutti

8.a Aumentare gli aiuti per il sostegno al commercio per i paesi in via di sviluppo, in particolare i paesi meno sviluppati, anche attraverso il "Quadro Integrato Rafforzato per gli Scambi Commerciali di Assistenza Tecnica ai Paesi Meno Sviluppati"

8.b Entro il 2020, sviluppare e rendere operativa una strategia globale per l'occupazione giovanile e l'attuazione del "Patto globale dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro"

La situazione italiana

Dopo la ripresa del periodo 2015-2017, gli ultimi due anni evidenziano un rallentamento della crescita del Pil pro capite, più accentuato nel 2019 (+0,4%)

Il settore dell'agricoltura registra la più rilevante contrazione del valore aggiunto per occupato (-1,9%), mentre nelle costruzioni si manifestano segnali di vivacità  (+1,0%). L'evoluzione del quadro economico è caratterizzata da livelli ancora significativi di lavoro irregolare.

Nel 2017, in Italia, la percentuale di occupati irregolari sul totale è pari al 13,1%, una quota stabile rispetto all'anno precedente. Il lavoro irregolare risulta più diffuso in agricoltura e nelle attività  artistiche e di intrattenimento, oltre che nel settore dei servizi alle famiglie, in cui quasi 60 occupati su 100 sono irregolari.

Nel 2018, il consumo di materiale interno pro capite torna a crescere, sia pure lievemente. L'Italia resta comunque il Paese dell'Unione Europea con minor consumo di materiale rispetto alla popolazione. Negli ultimi anni il proseguimento della fase positiva del ciclo economico ha determinato un miglioramento generalizzato dell'occupazione e una riduzione della disoccupazione.

Nel 2019 nei Paesi Ue28 il tasso di occupazione nella fascia d'età  15-64 anni ha fatto registrare un valore pari al 69,2%, un incremento di 0,6 punti percentuali rispetto all'anno precedente.

Il calo del tasso di disoccupazione italiano si accompagna a segnali di miglioramento anche per gli altri indicatori di contesto che, tuttavia, non mostrano decise riduzioni del gap esistente con la media dei Paesi europei.

(Fonte: Rapporto ASviS 2020 - L'Italia e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile)

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