Artù, Manager delle coccole e addetto alla Pet Therapy

Vivace e giocherellone, Artù è nato (presumibilmente) il 20 maggio 2021 ed è stato abbandonato insieme ai fratelli Pietro e Paolo e alle sorelle Africa e Giulia quando aveva solo pochi giorni di vita. Adottato e riempito d'amore dai volontari del canile "Il Cascinotto" di Collegno si presenta come un simpatico crocevia di razze: le più evidenti sono Cavalier King Charles Spaniel, di cui conserva lo sguardo languido, e il Bassotto, da cui ha certamente ereditato la lunghezza. Il muso è quello del Rottweiler ma, a differenza di questo molossoide, non dimostra alcuna attitudine per la mansione di addetto alla sicurezza. Anzi, lo troverete spesso e volentieri a pancia-in-su ad accogliere i visitatori della sede torinese di UOMOeAMBIENTE, in via Angrogna 16/A. Pesa 7 chili e mezzo ed ha una lunghezza di 50 centimetri. Non parla - anzi, abbaia - molto di sè ma possiamo rivelarci che ha due grandissime passioni: mordicchiare le piante antinquinamento presenti negli uffici e saettare come una pallottola tra i corridoi. Quando non è impegnato nel suo ruolo di manager delle coccole e pet therapist ama farsi portare a spasso da Nunzia Giunta e/o dagli altri membri della squadra di UOMOeAMBIENTE. Il suo luogo preferito è Il Parco della Tesoriera, dove può fare amicizia con quattrozampe che misurano il doppio della sua taglia e inseguire i suoi nemici giurati: i temibili piccioni.

 

Come sei arrivato in UOMOeAMBIENTE?

«In braccio, che domande. Gli AD e fondatori Mario Burrascano e Nunzia Giunta, insieme al mio fratellino bipede Michele, mi avevano adottato da pochi giorni. Avevo solo quattro mesi di vita e ancora ricordo quell'enorme edificio con l'insegna "UOMOeAMBIENTE" affissa all'ingresso. Ero piuttosto intimorito. Gli scalini all'ingresso mi sembravano così alti! Così ho messo subito in chiaro le cose: "Fino a quando non sarò abbastanza alto per salirli da solo, gradirei essere portato in braccio". Superato quell'ostacolo che pareva insormontabile ho conosciuto i miei futuri colleghi. Tutti quanti volevano farmi le coccole e giocare con me, mi prendevano in braccio e mi raddrizzavano in continuazione l'orecchio destro, che tengo perennemente piegato all'indietro. No, non so perchè, è così e basta. Fatto sta che sono piaciuto a tutti e il 4 ottobre 2021 il mio percorso in UOMOeAMBIENTE è ufficialmente iniziato».

Artù

Qual è il tuo ruolo nel team di UOMOeAMBIENTE?

«Avendo fatto amicizia con tutti sono immediatamente stato nominato manager: il mio ruolo è quello di affiancare Nunzia Giunta, che recentemente è diventata CHO - Chief Happiness Officier di UOMOeAMBIENTE, nella gestione del personale. Mi occupo di tenere alto l'umore della squadra, alleviare lo stress nei momenti di maggiore carico lavorativo e all'occasione mi trasformo in un'ottima scusa per fare una pausa: insomma, qualcuno dovrà  pure giocare con me, portarmi fuori a fare la pipì e la... wof, una passeggiata. Per conto di Mario Burrascano sono addetto all'accoglienza dei visitatori: sono il primo ad accorrere alla porta quando il campanello suona. Seguono gli addetti al controllo del green pass ma, chissà  perchè, tutti sono più bendisposti a mostrare la certificazione verde quando do loro il benvenuto con il mio scodinzolio»

 

Qual è il progetto realizzato con UOMOeAMBIENTE che ti ha dato maggiore soddisfazione?

«Le attività  di team building all'interno degli uffici non direzionali. Vi abbaio un po' dei miei colleghi. I Consulenti Junior per l'Ambiente e la Sicurezza Andrea Filograno e Gaia Gentilucci sono tra quelli che mi portano più volentieri a fare una passeggiata mentre Irene Sandrone e Sara Bonatto (Consulenti Senior HSE) sono molto impegnate: tra DVR e meeting di varia natura sono spesso in trasferta, in giro per l'Italia. Lo stesso vale per Francesco Deperte (IT e Project Manager) e Andrea Brunello (Responsabile del Servizio Tecnico e Project Manager). Fanno tutti parte dell'Area Tecnica di UOMOeAMBIENTE e vado spesso a trovarli, sono sempre così indaffarati e ogni tanto hanno bisogno di me. Poi c'è l'Area Formazione con Rana Abboud (Area Marketing e Formazione) e Tatiana Salemme (AFC): ogni tanto do una zampa anche a loro. Nella stessa sala era presente anche Kristina Trifonova (Manager Area Formazione e Commerciale) ma attualmente è impegnata a giocare con qualcun altro: la piccola Viktoria, nata solo poche settimane fa. Non fraintendetemi. Non sono geloso, anzi, non vedo l'ora di conoscerla! Nel frattempo, a coccolarmi pensano Elisa Gagliardi (Project Manager per la Sostenibilità ) Alessia Sofo (Project Manager Sistemi di Gestione) e Alessandra Leo (CSR Project Communication). Ogni tanto vado a curiosare nei cestini del loro ufficio, non si sa mai, magari ci trovo dentro un pacchetto di biscotti... peccato che mi fermino sempre. Qualche volta Alessandra mi mette giocosamente una mano sul muso, ma non mi arrabbio, corro via scodinzolando e guardo se mi insegue. Che dire di Ivana Ombretta? Si occupa di me quando i miei padroni sono impegnati e, grazie a lei, le aule di UOMOeAMBIENTE risplendono come specchi. Ve lo garantisco: se ci sono io nei paraggi di macchie ce ne sono parecchie, ma a lei non ne sfugge una»

 

In quale dei valori di UOMOeAMBIENTE ti rispecchi maggiormente?

«La cooperazione, siamo un team capace e coeso. Solo il DPO Gianluigi Carbone è un po' guardingo nei miei confronti - del resto si occupa di privacy e cybersecurity - ma, nel 2022, punto a conquistarlo e andare a giocare con lui molto più spesso. Lo dice sempre che sono bravo: che sia il punto di partenza per una nuova amicizia?».