La Carbon Footprint, o impronta di carbonio, misura le emissioni di gas ad effetto serra (espresse in t CO2 eq) associate direttamente o indirettamente ad un servizio, prodotto o organizzazione. Essere consapevoli della propria impronta di carbonio è il primo step per il raggiungimento della Carbon Neutrality. Le norme di riferimento variano a seconda della tipologia di analisi da effettuare: ISO 14064-1 per le organizzazioni (CFO), ISO 14067 per il prodotto e i servizi (CFP).
La Water Footprint, o impronta idrica, misura la quantità di acqua utilizzata per produrre beni e servizi. Essa è definita come il volume totale di acqua dolce utilizzata per produrre beni e servizi, misurata in termini di volume d’acqua consumata (evaporata o incorporata in un prodotto) e inquinata per unità di tempo. La norma di riferimento è la ISO 14046.
L’obiettivo di tale sistema è di consentire lo sviluppo di un modello organizzativo di gestione e controllo che persegua il miglioramento continuo delle proprie prestazioni energetiche ottimizzandone l’efficienza, il consumo e l’uso dell’energia. La norma è applicabile a qualsiasi tipologia di organizzazione pubblica o privata, di qualsiasi settore e dimensione, manifatturiera o di servizi. Anche la ISO 50001:18 si è allineata alla high level structure (HLS), comune a tutti gli standard normativi certificabili, che permette una loro integrazione a beneficio delle organizzazioni che scelgono di adottarli, consentendo di migliorare l’efficenza energetica riducendo i costi e migliorando le prestazioni.
Misurare e valutare le prestazioni di circolarità di un’organizzazione rappresenta un requisito essenziale per permettere di perseguire azioni concrete e raggiungere risultati misurabili, per tendere verso una maggiore trasparenza per il mercato e per il consumatore. La specifica tecnica UNI/TS 11820:22 fornisce un set di indicatori di economia circolare atti a valutare il livello di circolarità di un’organizzazione, indipendentemente dal tipo o dimensione, dai prodotti forniti e servizi erogati. La suddetta specifica tecnica tiene conto di aspetti di tipo ambientale, sociale ed economici.
La gestione sostenibile degli eventi, ispirata alla norma ISO 20121:12, può portare a una serie di vantaggi ambientali, sociali ed economici. L’adozione della norma infatti può efficacemente portare all’implementazione di pratiche sostenibili per la riduzione dell’impatto ambientale degli eventi, ad esempio, attraverso l’uso efficiente delle risorse, la gestione dei rifiuti e l’attenzione alla riduzione delle emissioni di gas serra. Migliora le relazioni dell’organizzazione con il territorio in cui opera, grazie al coinvolgimento attivo di stakeholder e comunità locale, aumentando così la reputazione dell’azienda e, infine, aiuta la gestione economica dell’evento portando a una maggiore efficienza operativa e al risparmio di risorse,e contribuendo a ridurre i costi a lungo termine. Ciò può includere l’ottimizzazione dell’uso di energia, l’acquisto responsabile e la gestione efficiente dei materiali.