Sostenibilità, ESG

La sostenibilità, in ambito ambientale, economico e sociale, è il processo di cambiamento nel quale lo sfruttamento delle risorse, il piano degli investimenti, l’orientamento dello sviluppo tecnologico e le modifiche istituzionali sono in sintonia e valorizzano il potenziale attuale e futuro al fine di far fronte ai bisogni e alle aspirazioni dell’uomo.

Il principio guida della sostenibilità è lo sviluppo sostenibile. Il concetto di sviluppo sostenibile si basa sulla capacità umana di soddisfare i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri.

Sostenibilità, ESG

Sommario

Cosa si intende per ESG

ESG è l’acronimo di Environmental, Social and Governance: è un concetto utilizzato come metro per valutare la sostenibilità delle imprese e, di conseguenza, degli investimenti. Dall’evoluzione del modello delle 3P (Profit People Planet), sono stati identificati i cosiddetti fattori «ESG», su cui si misura la capacità delle imprese di aderire agli standard considerati necessari per uno sviluppo sostenibile ed etico.

Le tematiche ESG

I criteri ESG riguardano:

  • Environment: riguarda l’impatto delle aziende sull’ambiente
  • Social: comprende la sfera dell’impatto delle aziende sulla sfera sociale
  • Governance: riguarda gli aspetti interni dell’azienda e la sua organizzazione

I criteri ESG sono sistemi di valutazione costruiti per misurare le prestazioni di un’azienda nei tre ambiti.

Gli indicatori di sostenibilità

La commissione europea ha incaricato EFRAG (European Financial Reporting Advisory Group) di sviluppare lo standard europeo di rendicontazione (ESRS, european sustainability reporting standard) che definisce le regole e i requisiti per la rendicontazione da parte delle aziende degli impatti, delle opportunità e dei rischi legati alla sostenibilità.

Gli standard ESRS sono 12, categorizzati in 4 aree:

  • generale;
  • tematiche ambientali;
  • tematiche sociali;
  • governance.

Environment: Sostenibilità Ambientale

I criteri “Environmental” valutano le iniziative che hanno l’obiettivo di ridurre il più possibile l’impatto delle aziende sull’ambiente e sul territorio. Per migliorare questo rating le organizzazioni devono sviluppare progetti propedeutici allo sviluppo delle proprie performance in ambito ambientale.

Carbon Footprint

La Carbon Footprint, o impronta di carbonio, misura le emissioni di gas ad effetto serra (espresse in t CO2 eq) associate direttamente o indirettamente ad un servizio, prodotto o organizzazione. Essere consapevoli della propria impronta di carbonio è il primo step per il raggiungimento della Carbon Neutrality. Le norme di riferimento variano a seconda della tipologia di analisi da effettuare: ISO 14064-1 per le organizzazioni (CFO), ISO 14067 per il prodotto e i servizi (CFP).

Water Footprint - Efficienza Idrica

La Water Footprint, o impronta idrica, misura la quantità di acqua utilizzata per produrre beni e servizi. Essa è definita come il volume totale di acqua dolce utilizzata per produrre beni e servizi, misurata in termini di volume d’acqua consumata (evaporata o incorporata in un prodotto) e inquinata per unità di tempo. La norma di riferimento è la ISO 14046.

Sistemi di Gestione dell'Energia - Efficienza Energetica

L’obiettivo di tale sistema è di consentire lo sviluppo di un modello organizzativo di gestione e controllo che persegua il miglioramento continuo delle proprie prestazioni energetiche ottimizzandone l’efficienza, il consumo e l’uso dell’energia. La norma è applicabile a qualsiasi tipologia di organizzazione pubblica o privata, di qualsiasi settore e dimensione, manifatturiera o di servizi. Anche la ISO 50001:18 si è allineata alla high level structure (HLS), comune a tutti gli standard normativi certificabili, che permette una loro integrazione a beneficio delle organizzazioni che scelgono di adottarli, consentendo di migliorare l’efficenza energetica riducendo i costi e migliorando le prestazioni.

Economia Circolare

Misurare e valutare le prestazioni di circolarità di un’organizzazione rappresenta un requisito essenziale per permettere di perseguire azioni concrete e raggiungere risultati misurabili, per tendere verso una maggiore trasparenza per il mercato e per il consumatore. La specifica tecnica UNI/TS 11820:22 fornisce un set di indicatori di economia circolare atti a valutare il livello di circolarità di un’organizzazione, indipendentemente dal tipo o dimensione, dai prodotti forniti e servizi erogati. La suddetta specifica tecnica tiene conto di aspetti di tipo ambientale, sociale ed economici.

Sviluppo e Gestione Eventi Sostenibili

La gestione sostenibile degli eventi, ispirata alla norma ISO 20121:12, può portare a una serie di vantaggi ambientali, sociali ed economici. L’adozione della norma infatti può efficacemente portare all’implementazione di pratiche sostenibili per la riduzione dell’impatto ambientale degli eventi, ad esempio, attraverso l’uso efficiente delle risorse, la gestione dei rifiuti e l’attenzione alla riduzione delle emissioni di gas serra. Migliora le relazioni dell’organizzazione con il territorio in cui opera, grazie al coinvolgimento attivo di stakeholder e comunità locale, aumentando così la reputazione dell’azienda e, infine, aiuta la gestione economica dell’evento portando a una maggiore efficienza operativa e al risparmio di risorse,e  contribuendo a ridurre i costi a lungo termine. Ciò può includere l’ottimizzazione dell’uso di energia, l’acquisto responsabile e la gestione efficiente dei materiali.

Social: Sostenibilità Sociale

I criteri “Social” considerano elementi come il rispetto dei diritti umani, l’attenzione alle condizioni di lavoro, il rifiuto di tutte le forme di discriminazione, il contributo al benessere degli abitanti del territorio.

Per migliorare il rating «S» le organizzazioni devono implementare sistemi di gestione e sviluppare progetti per favorire un clima aziendale equo e inclusivo.

Parità di Genere UNI PdR 125:2022

La certificazione di genere rappresenta una delle principali previsioni contenute nel PNRR per il raggiungimento di un obbiettivo, quello del superamento del gendergap trasversale a diverse missioni del piano. La prassi UNI/PdR 125:2022 definisce una serie di indicatori, suddivisi in 6 aree, confrontabili e in grado di rappresentare il grado di maturità in ciascuna organizzazione.

Le aree di riferimento sono:

  • Cultura e Strategia
  • Governance
  • Processi Humas Resources
  • Opportunità di crescita ed inclusione delle donne in azienda
  • Equità remunerativa per genere
  • Tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro

Diversity & Inclusion UNI ISO 30415:2021

Saper valorizzare la D&I può essere cruciale per ogni organizzazione che vuole concretamente innovare e migliorare la propria resilienza, sostenibilità e reputazione. La promozione di una cultura organizzativa diversificata ed inclusiva consente di abbracciare i principi che favoriscono la collaborazione e la partecipazione attiva di ogni collaboratore attraverso:

  • la concreta e dimostrabile applicazione di principi di equità e meritocrazia
  • la definizione di strumenti ed iniziative di welfare con l’obiettivo di supportare la piena realizzazione di tutte le persone sul piano professionale e personale
  • la valorizzazione dei contributi di ogni portatore d’interesse
  • la capacità di misurare nel tempo i progressi ed i risultati ottenuti

Piani di Welfare aziendali

I piani di welfare aziendali, noti anche come programmi di benessere o benefit aziendali, sono iniziative promosse dalle organizzazioni per migliorare la qualità della vita dei collaboratori e supportare il loro benessere. Questi programmi possono includere una vasta gamma di benefici e servizi, con l’obiettivo di attrarre e trattenere talenti, migliorare la soddisfazione dei collaboratori e promuovere un ambiente di lavoro sempre più sano e produttivo.

Governance: Sostenibilità Economica

I criteri “Governance” considerano l’impegno e l’efficacia dell’azienda nel seguire principi di best practice in materia di corporate governance e misurano quanto i fattori socio-ambientali sono integrati con quelli economici.

Transizione verso la Società Benefit

La transizione a società benefit è un paradigma evoluto nel modo di fare impresa, in cui la generazione di profitto si coniuga alla creazione di valore in forma di impatto positivo per la società e l’ambiente. La legge prescrive che ogni Società Benefit rediga e renda disponibile periodicamente una Relazione d’Impatto volta a dimostrare la propria coerenza di comportamento focalizzato al perseguimento degli obiettivi di beneficio comune come la descrizione degli obiettivi specifici e la valutazione dell’impatto generato.

B Corp

Le B Corp, o B Corporation, “sono aziende che stanno riscrivendo il modo di fare impresa: la loro attività economica crea un impatto positivo su persone e ambiente. Tutto questo, mentre generano profitto, lavorano in maniera responsabile, sostenibile e trasparente e perseguono uno scopo più alto del solo guadagno”. Si tratta quindi di una community globale, il cui scopo è rinnovare e migliorare il modo di fare impresa guardando al futuro e cercando con il proprio lavoro di avere un impatto benefico sul mondo. Questo è possibile mediante il monitoraggio delle performance ambientali e sociali delle aziende e la misurazione dei risultati economici delle stesse.

Modelli 231

Il D. Lgs. 231/01 ha introdotto la “responsabilità amministrativa” degli enti dotati di personalità giuridica e no profit (es. associazioni, fondazioni, comitati, ecc.) che di fatto costituisce una vera e propria responsabilità penale in quanto affianca alla responsabilità personale dell’autore del reato anche un’autonoma responsabilità dell’ente in conseguenza della commissione da parte di un dipendente di un reato (ricompreso tra quelli specificamente indicati nel decreto medesimo, i c.d. “reati presupposto“). Da ciò possono derivare procedimenti penali, misure cautelari e sanzioni pecuniarie e/o interdittive (es. sequestro, confisca, chiusura dell’impresa, interdizione dalla contrattazione con la P.A., sospensione o revoca di licenze, esclusioni da agevolazioni, da bandi e finanziamenti) che potenzialmente espongono l’ente a gravissime conseguenze in termini di operatività e di reputazione.

Bilancio di Sostenibilità

Bilancio di Sostenibilità

La dichiarazione non finanziaria (DNF), o bilancio di sostenibilità, è uno strumento di rendicontazione grazie al quale le aziende possono rendicontare e comunicare quali politiche hanno messo in atto, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile, a beneficio della propria brand reputation.

Le informazioni da inserire sulla rendicontazione non finanziaria devono riguardare:

  • questioni ambientali
  • questioni sociali e trattamento dei dipendenti
  • rispetto dei diritti umani
  • anti corruzione e concussione
  • diversità negli organi di governo aziendale

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